Finalmente ho avuto modo di dedicarmi alla lettura di “Fenix e la Chiave di Brokk” di Mariella Martorelli. Di seguito trovate quindi le mie impressioni a riguardo.

“Fenix e la Chiave di Brokk” segna un punto di svolta nella saga, trascinando i lettori in una narrazione sempre più intensa e carica di tensione. Se nei volumi precedenti ci siamo lasciati affascinare dalla scoperta del mondo e dalle dinamiche tra i personaggi, qui il tono cambia in modo netto e deciso: la leggerezza iniziale lascia gradualmente spazio a una consapevolezza più cupa, a una crescita narrativa che segna il confine tra l’avventura e la battaglia imminente.

La “banda colorata” non è più solo un gruppo di giovani protagonisti alle prese con il proprio destino, ma un insieme di individui che inizia a fare i conti con la realtà delle proprie scelte. I rapporti si evolvono, si rafforzano o si incrinano, creando un intreccio emotivo che rende impossibile staccarsi dalle pagine. È il classico momento in cui ci si rende conto che non si torna più indietro, un po’ come in “Harry Potter e il Calice di Fuoco“, quando il lettore capisce che il gioco è finito e la vera lotta sta per iniziare.

Il nemico inizia a farsi sentire con forza, non è più solo un’ombra all’orizzonte, ma una presenza concreta e minacciosa. Questo porta con sé un aumento della tensione e un ritmo narrativo che si fa sempre più incalzante, spingendo a divorare i capitoli uno dopo l’altro.

Lo stile di scrittura rimane fedele a sé stesso: semplice e scorrevole, ma mai banale. Mariella sa come gestire la crescita della storia, bilanciando momenti di introspezione con scene più dinamiche, senza mai appesantire la lettura.

In conclusione, “Fenix e la Chiave di Brokk” è il volume della svolta, quello che alza la posta in gioco e lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. E ora, inutile dirlo, l’attesa per il prossimo libro è ancora più intensa. Non vedo l’ora che arrivi la campagna di crowdfunding per stringere finalmente tra le mani il quarto volume!