Sono passati ormai giorni dalla pubblicazione di SKAM ITALIA 5 sulla piattaforma di streaming Netflix. Penso dunque che sia arrivato il momento di condividere con voi le mie impressioni sulla nuova stagione.
Come ben saprete se siete amanti della serie, ogni stagione di Skam si concentra su uno dei protagonisti e, attraverso la sua storia personale, vengono affrontati temi importanti e molto particolari. Dall’omosessualità fino alla difficile vita di una ragazza islamica alle prese con l’amore, gli argomenti trattati sono sempre stati a mio parere interessanti e ben trattati.
Con questa quinta stagione però, i produttori hanno alzato l’asticella. Se i temi affrontati in passato infatti erano interessanti quanto ormai ben conosciuti, con SKAM ITALIA 5 esploriamo la parte più insidiosa della sessualità: i difetti fisici. Se a primo impatto può sembrare un argomento già visto, dovrete ricredervi in quanto in questo caso si parla di veri e propri problemi inabilitanti a livello di prestazioni sessuali.
Con Elia quindi, conosciamo una condizione che affligge molti ragazzi e uomini e che purtroppo è stata fino ad oggi ignorata dai più: il micropene.
A causa di questa sua problematica, Elia si rapporta con l’altro sesso in maniera schiva e innaturale, arrivando a dare un’immagine di sè del tutto sbagliata. Nel mondo sono davvero in moltissimi a soffrire di problematiche simili e questa stagione ha voluto lanciare un messaggio forte a tutti i ragazzi e ragazze che seguono la serie con passione: “non importa quali difetti fisici possiate avere, se inizierete ad accettarvi riuscirete sicuramente a trovare altre persone che faranno lo stesso con voi”.
L’amore e l’amicizia superano qualsiasi condizione, ma chiaramente la vita di una persona con questo tipo di inabilitazione non è certo facile, specialmente in un istituto superiore, dove l’apparenza e la superficialità la fanno da padrone. Ed è proprio sul difficile rapporto di Elia con gli altri ragazzi della sua scuola che si basa la trama di SKAM ITALIA 5.
Non mi dilungherò oltre nel parlare del tema principale di questa quinta stagione. A mio parere è stato trattato con la giusta delicatezza e attraverso un intreccio narrativo interessante.
Ho apprezzato meno invece il secondo tema messo sotto i riflettori (non ve ne parlerò per non fare spoiler), in quanto secondo me è stato inserito forzatamente e in maniera frettolosa. Un argomento così importante avrebbe meritato più spazio, magari addirittura una stagione dedicata.
Per il resto l’unica pecca è stata la brevità della storia, a cui ormai sono abituata, ma che mi porta ogni volta a finire le nuove stagioni di Skam in massimo due giorni.
In conclusione quindi, posso dire di aver apprezzato molto questa quinta stagione e non vedo l’ora di scoprire se Netflix ce ne regalerà una sesta.
Voi l’avete vista? Seguite la serie?
Fatemelo sapere nei commenti!

