Nella giornata di oggi, è arrivato in tutte le librerie e gli store online il secondo volume della saga di Mariella Martorelli, ovvero “Fenix e la Chiave di Moses – Il Torneo di Hûn”. Dato che ho avuto l’opportunità di leggere il romanzo in anteprima, oggi posso portarvi la recensione in occasione dell’uscita del libro. Buona lettura!
Autore: Mariella Martorelli
Data di pubblicazione: 16 settembre 2021
Casa editrice: Bookabook
Fenix, giovane figlia di Adham, per metà umana e per metà elfa, ha passato gli ultimi tre mesi della sua vita a Miriël, lontana da casa e da sua madre. Lì ha potuto frequentare i Giardini, la scuola elfica per eccellenza, e conoscere alcuni dei figli di Minhar che popolano Ethernity, la capitale degli elfi. I tre giorni di licenza a casa provano però Fenix nell’animo: è venuta a conoscenza di una triste verità riguardante suo padre e l’amicizia con Andrew ha preso un taglio decisamente inaspettato. Con il cuore in subbuglio, la Ragazza di Luna torna ai Giardini sempre più decisa a scoprire chi sia il suo tutore. La luminosa capitale degli elfi, però, sta per essere inghiottita da un’oscurità proveniente da un sanguinoso passato, e i Corvi, seguaci del crudele Tragokadon, si stanno adoperando per farle strada. Inoltre, le insidiose prove del Torneo di Hûn si avvicinano, e Fenix ha deciso di parteciparvi, sicura del supporto dei suoi amici. Ma se si sbagliasse? Perché nulla è ciò che sembra…
Il mio giudizio sul libro
“Fenix e la Chiave di Moses – Il Torneo di Hûn” riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati. Fenix è in licenza a casa della madre, Constantine, e durante il suo soggiorno scopre una terribile verità riguardo suo padre. Stravolta dalla nuova rivelazione, Fenix torna ai Giardini con ancora più dubbi riguardo il suo passato e l’identità del suo misterioso tutore.
Ad accompagnarla nei mesi seguenti però, non saranno solamente questi dubbi. La Ragazza di Luna dovrà infatti fare i conti con i suoi sentimenti e sarà messa a dura prova dal torneo che dovrà affrontare insieme al suo mentore Ithan.
Molte sono le informazioni che ci vengono fornite all’interno di questo secondo volume e l’intreccio narrativo inizia a farsi sempre più complesso e intrigante.
Se Fenix e la Chiave di Thuta può essere interpretato come un capitolo introduttivo per la saga, con Fenix e la Chiave di Moses iniziamo a scoprire chi potrà essere il nemico che i nostri protaginisti dovranno affrontare e i dettagli che fino a questo momento avevamo raccolto iniziano a intrecciarsi come le tessere di un puzzle.
Come già detto per il primo volume, uno dei maggiori punti di forza di questa saga è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi. La banda colorata fa da padrona all’interno della storia narrata e, grazie allo stile narrativo di Mariella, riusciamo a seguire la storia di ognuno di loro con facilità e interesse.
L’autrice ha infatti un’approccio alla narrazione molto particolare, che personalmente sto apprezzando molto: ogni personaggio gode di un proprio punto di vista e di pagine interamente dedicate a lui. Nonostante quindi la protagonista della saga sia colei che appunto le dà il nome, anche gli amici che la circondano e la accompagnano nei suoi mesi di studio vengono approfonditi attraverso capitoli dedicati.
Altro punto di forza è sicuramente lo stile di scrittura, molto scorrevole e mai troppo complesso. Leggendo questa saga procedo a una velocità disarmante, catturata dagli eventi e dalle molte rivelazioni e accompagnata da un linguaggio mai prolisso e pesante.
I temi trattati anche in questo caso sono importanti e ben sviluppati: amicizia e amore sono al centro della storia, ma dobbiamo fare i conti anche con complotti, gelosie, accettazione, indipendenza e crescita personale. Ognuno dei componenti della banda colorata sta infatti attraversando un processo di crescita e sviluppo molto interessante che mi ha portata ad affezionarmi sempre di più a ognuno di loro.
Di questo secondo volume, ho molto apprezzato anche la descrizione dell’evento cardine, ovvero il torneo. A tutte e tre le prove è stato infatti dato il giusto spazio e il crescendo di difficoltà ed emozioni mi hanno portata a tremare e fare il tifo insieme ai protagonisti del romanzo.
In conclusione, posso sicuramente dire di non essere rimasta delusa da questo secondo volume. La quantità di informazioni forniteci da Mariella è difatti addirittura maggiore di quanto fatto per il primo romanzo e questo mi ha portata a preferire questa seconda parte. Stiamo finalmente entrando nel vivo della storia e non vedo l’ora di poter continuare a conoscere la storia di Fenix e dei suoi amici.
Prima di terminare questa recensione, ci tengo infine a ringraziare Mariella per aver creato questo piccolo grande mondo magico che è riuscito a raccogliere intorno a sé delle persone meravigliose. Fenix non è più infatti solamente una saga, Fenix è famiglia e speriamo che questa community possa ampliarsi sempre di più.
Sul mio blog potete trovare la recensione del primo volume: “Fenix e la Chiave di Thuta – La Gemma di Osiris“. Qui sotto potete invece trovare il link per l’acquisto del secondo volume:

