Ormai parecchi mesi fa (fin troppi direi) sono stata contattata da Giulia Nurchis per recensire il suo romanzo “Gli Occhi del Re – Figlio Scelto”. Dopo aver letto la trama, ho deciso di accettare questa collaborazione, pensando di poterla portare a termine in breve tempo.
Purtroppo impegni di vita quali laurea, patente, Covid e nuovo lavoro hanno rallentato molto la mia lettura di questo libro, ma non per questo ho deciso di abbandonarlo. Anzi, fin dalle prime pagine ho colto qualcosa di speciale nelle parole di Giulia e ho deciso di dedicarmici nei momenti di tranquillità, in modo tale da poter apprezzare al meglio ciò che stavo leggendo… e dire che ho fatto bene, è dire poco!
Vi lascio dunque alla mia recensione di “Gli Occhi del Re – Figlio Scelto”, sperando di convincervi a dare una lettura a quella che io definisco la piccolo perla del mio 2021.
Titolo: Gli Occhi del Re – Figlio Scelto
Autore: Giulia Nurchis
Data di pubblicazione: 9 settembre 2020
Pagine: 560
“Immergiti nella storia che voglio raccontarti, lasciati cullare dalle
parole come fossero le onde di quelle antiche acque che ho descritto.
Permetti loro di trasportarti in quel mondo lontano, così diverso da
quello che conosci, eppure così familiare. Respira l’aria salmastra dei
regni del mare, percorri le loro terre e lasciati sedurre dall’eterna
voce del mare. Ascoltala narrare di una tragedia carica di sfumature
mitologiche, densa di gioia e dolore, di amicizia e lotte interiori, di
prove da superare e scelte mai semplici da affrontare. Scopri quanto
amore può nascere dall’odio e quanto dolore costi un atto d’amore. Leggi
delle vittorie e dei fallimenti, dell’onore e dei tradimenti, di eroi
mai perfetti e cattivi mai malvagi. Impara che gli occhi, solo gli occhi
rivelano l’animo di un uomo, mai del tutto giusto, mai del tutto
corrotto.”
Il mio giudizio sul libro
Parlare del libro di Giulia non è affatto semplice. L’intreccio narrativo è complesso e molto profondo e attraverso le mie parole temo di non riuscire a rendere giustizia a questo romanzo.
Questa volta quindi, cercherò di dirvi pochissimo della trama e mi concentrerò sulle emozioni che “Gli Occhi del Re – Figlio Scelto” è riuscito a trasmettermi. Qui sotto trovate la sinossi ufficiale del volume:
A soli otto anni, Aighas aveva perso tutto. L’odio e il dolore che
provava sembravano eterni, senza fine, destinati a consumarlo nelle
lunghe notti passate a piangere, a sognare della madre uccisa dal padre
davanti ai suoi occhi. Ma così non è stato. La forza d’animo, il
coraggio, l’aiuto delle persone che ha incontrato e a cui si è legato
gli hanno permesso di crescere, di andare avanti nonostante tutto.
Presto ha imparato che il sangue non crea legami indissolubili, che gli
affetti si possono scegliere e vale la pena lottare, sacrificarsi per
essi nonostante il dolore e la sofferenza. Nella seconda occasione che
gli è stata concessa, Aighas è riuscito a costruirsi una nuova vita con
una nuova famiglia e il suo cuore è tornato a battere non più per rabbia
ma per amore, nonostante le cicatrici impresse nel suo animo ancora lo
feriscano. Aighas sarebbe capace di qualsiasi cosa pur di non perdere
quegli affetti così profondi, così faticosamente conquistati, ma la vita
è testarda, spesso crudele: le scelte che impone non sono mai semplici e
distinguere il bene dal male non è mai immediato come potrebbe
sembrare…
Seguendo le vicende che ruotano intorno alla vita del piccolo Aighas, facciamo la conoscenza di un mondo variegato e quasi epico. Le atmosfere che si respirano attraverso le pagine di questo libro rimandano ai libri di storia e mitologia, dove guerrieri, battaglie, intrighi politici e amorosi si intrecciano in una danza sinuosa che finirà sicuramente per catturarvi.
Il punto forte di questo romanzo sono sicuramente i personaggi, descritti e approfonditi in maniera eccelsa. Raramente mi è capitato di affezionarmi così presto a delle personalità di finzione e ancor più raramente mi sono imbattuta in libri in cui nessun personaggio fosse stato mal delineato o lasciato al caso.
Aighas incontrerà un numero indicibile di persone, tra amori, amici, avversari e alleati e nessuno di loro mancherà di una perfetta descrizione sia fisica che psicologica.
Leggendo “Gli Occhi del Re” non riuscirete a trattenere le emozioni. Da molto tempo non piangevo per un libro ed è successo proprio con questo.
A farla da padrone è sicuramente quello che potremmo definire come il “villain” del libro, ovvero la figura dagli occhi verdi che viene raffigurata sulla copertina del romanzo. Dico questo in quanto questo personaggio non è stato creato per rappresentare il cattivo della storia come siamo soliti trovare nella maggior parte dei libri, ma è semplicemente un uomo complesso e misterioso che in questo momento si trova nella fazione opposta al nostro protagonista e ai suoi alleati.
Non siamo quindi di fronte a una lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi. Ciò che leggiamo riguarda una guerra tra popoli civilizzati e barbari. Affrontiamo scontri che possono rimandare alle invasioni barbariche durante il dominio dell’Impero Romano e perfino Aighas si troverà spesso a domandarsi quale sia la reale natura del re barbaro e del suo popolo.
I temi trattati sono innumerevoli: amicizia, amore, schiavitù, razzismo, omosessualità (in questo caso vissuta senza alcun tipo di problema, come appunto accadeva al tempo di romani e greci), guerra, adozione, accettazione e potrei continuare ancora per molto. Ogni argomento trova il giusto spazio all’interno della storia ed è inserito magistralmente nell’intreccio narrativo.
In Gli Occhi del Re vediamo le motivazioni che possono spingere un popolo alla battaglia, alla resa, al giudizio verso una popolazione sconosciuta e dalle tradizioni differenti. Vediamo come venivano o come purtroppo anche tutt’oggi vengono trattati gli ostaggi e le conquiste di guerra. Temi più felici come l’amore e l’amicizia si legano quindi a filo doppio con la crudezza delle battaglie, con cui Aighas e suo fratello Salai dovranno fare i conti in più di un’occasione.
Lo stile di Giulia è molto affascinante e complesso, ma nonostante questo mai pesante e noioso. La sua incredibile capacità descrittiva e la sua sicuramente grande cultura umanistica sono riuscite a dar vita a una storia intrigante, densa di emozioni e colpi di scena che vi catturerà senza darvi via di scampo. Mi sento dunque di fare un plauso a questa autrice emergente che potrebbe essere tranquillamente messa a paragone con molti autori già affermati.
Non sono sicura di essere riuscita a esprimere ciò che mi ha trasmesso questo libro. Dopo aver terminato la lettura, sono rimasta bloccata per qualche giorno, non sapendo come iniziare questa recensione. Oggi ho deciso finalmente di farmi travolgere dal flusso di pensieri che mi attraversava la testa e spero di non essere stata prolissa, confusionaria e noiosa.
Vorrei terminare questo articolo consigliandovi caldamente la lettura di questo volume. Se amate i racconti fantasy storici, se amate le storie di guerra, di crescita personale, di amore e amicizia, se volete supportare questa autrice emergente dal grandissimo talento acquistate questo libro. Non ve ne pentirete.



