Ormai da qualche mese, Simona Affabile mi ha contattata per darmi la possibilità di leggere il suo romanzo fantasy investigativo intitolato “Il tessitore di ombre” e oggi sono finalmente pronta a darvi il mio giudizio a riguardo.
Titolo: Il tessitore di ombre
Autore: Simona Affabile
Data di pubblicazione: 28 luglio 2020
Wirlamor è un regno dominato da Vampiri con incredibili poteri magici e
Beatrix è il Capitano di uno dei tre Eserciti Reali. Un demone striscia
subdolo nella sua coscienza, istigandola a compiere azioni deplorevoli
con voce suadente, eppure, la Vampira ha imparato a non cedere alla sete
di distruzione che le scorre nelle vene. La spada che porta al fianco,
Redenzione, ne è la prova evidente. Mentre a palazzo arrivano notizie di
insolite sparizioni a Nord della capitale e di necromanti che creano
armate di ibridi per rovesciare il trono, il nobile più influente di
Wirlamor ordina a Beatrix di compiere un massacro. Incurante della
punizione derivante dalla disobbedienza, la Vampira si rifiuterà di
giustiziare un bambino e a colpi di ribellioni, incantesimi e fughe,
scoprirà che il nemico del regno ha un solo volto, nascosto dietro una
tela di menzogne che egli stesso ha creato.
Il mio giudizio sul romanzo
Il romanzo di Simona narra la storia di una donna di nome Beatrix, nata umana e trasformata in vampira dopo il massacro della sua famiglia. Dopo tale evento, la sua vita cambia radicalmente e la sua anima viene corrotta sempre più profondamente da un demone assetato di sangue di nome Fhera. Questa inquietante presenza renderà la vita di Beatrix davvero difficile e i problemi aumenteranno quando, durante una missione ordinata dal re Nicholas di Wirlamor, si rifiuterà di ottemperare ai suoi doveri. Il suo compito era infatti quello di uccidere Skeista e il bambino dagli occhi di colore differente frutto dei suoi esperimenti, ma una volta sul posto qualcosa è cambiato.
Dopo aver scoperto che il ragazzino in questione era il suo caro Damian, decide di salvarlo e portarlo presso la dimora di una vecchia amica. Da lì in avanti, Beatrix sarà costretta a mantenere il segreto e a lottare contro il dolore inflittole dal Giuramento, maledizione inflittale proprio dal sovrano del regno. Dopo aver convinto l’amato a liberarla da tale vincolo, Beatrix inizia a indagare sugli affari del defunto Skeista e scopre verità scomode e inaspettate.
Se a primo impatto “Il tessitore di ombre” può sembrare un fantasy, col procedere della storia la vicenda inizia a diventare una sorta di romanzo investigativo, andando a fondere due generi letterari in maniera interessante e originale. Il punto di forza del libro di Simona è sicuramente il world-bulding. L’autrice ha infatti creato un mondo complesso e ben dettagliato, costellato di un numero davvero grande di creature e razze. I vampiri vengono descritti in maniera originale e sorprendente. All’interno del suo romanzo ne esistono infatti specie differenti, casciuna caratterizzata in maniera differente sia nell’aspetto che nel carattere. La nostra protagonista, ad esempio, è una Sacer ed è contraddistinta da capelli rossi come il fuoco, un fisico robusto e una predilezione per le uccisioni brutali.
Ad abitare l’universo delineato dall’autrice non sono però solamente i vampiri. Esistono infatti un gran numero di creature, come per esempio i Mengal, in grado di assumere una forma umana e una forma animalesca, o i Pehrinil, simili ai folletti. La razza umana infine è suddivisa in Albos, privi di poteri magici, e Maghi.
Lo stile di Simona è semplice e scorrevole e il world-building è descritto con precisione e in maniera estesa per tutto il romanzo. Non sono presenti lunghe spiegazioni, ma scopriremo tutti i dettagli che riguardano razze e ambientazione durante lo svolgersi della vicenda. A facilitare l’arduo compito di memorizzare tutte le creature di questo mondo, sono le appendici finali, davvero molto utili.
Nel complesso la storia mi è piaciuta. L’intreccio narrativo, l’indagine e la caratterizzazione dell’oscuro nemico etichettato come “il tessitore di ombre” sono ben riusciti e la vicenda è riuscita a intrigarmi. Ho, infine, apprezzato molto la scelta di discostarsi dagli stereotipi vampireschi che ormai siamo soliti trovare all’interno dei romanzi urban fantasy e penso che le sue idee siano buone e molto originali. Consiglio dunque agli amanti del fantasy e dei vampiri di dare un’occasione a questo romanzo, poiché potrebbe davvero sorprendervi.
Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

