Qualche settimana fa, ho ricevuto da Alec Bogdanovic una copia digitale del suo romanzo “Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie” e oggi sono pronta a darvi il mio giudizio a riguardo.
Autore: Alec Bogdanovic
Data di pubblicazione: 9 ottobre 2020
Casa editrice: Rogas
La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell’adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un’interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.
Il mio giudizio sul romanzo
Ansia. Depressione. Senso d’inadeguatezza. Desiderio inestinguibile di un futuro migliore, di una vita migliore. Suicidio. Parole e concetti molto forti che spesso spaventano le persone. Questi stati d’animo, questi pensieri, questi avvenimenti, tuttavia, sono parte integrante della società odierna e ne rappresentano, purtroppo, una fetta non indifferente.
Molto spesso ci troviamo in situazioni che generano in noi uno stato d’ansia, tremiamo, sudiamo freddo, magari soffriamo anche di qualche disturbo gastrointestinale, ma è veramente questo essere ansiosi? O si tratta solamente di una forma molto leggera di quella che potrebbe essere definita in piena regola una malattia mentale che aggredisce l’individuo spingendolo pian piano alla depressione?
Questi sono alcuni degli interrogativi che mi sono posta durante la lettura di “Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombi“, di Alec Bogdanovic. Da persona che si è sempre definita ansiosa, mi sono trovata quasi in imbarazzo a leggere delle vicende vissute dal protagonista, ovvero Alec. Se inizialmente mi immedesimavo in lui per le ansie provocate dalla scuola e dai primi amori, con lo scorrere delle pagine ho capito di aver inconsapevolmente assimilato una concezione piuttosto superficiale della parola “ansia”.
Le persone ansiose, infatti, non hanno solamente paura durante un compito in classe, o un colloquio di lavoro. Non hanno solo paura del giudizio altrui quando presentano un proprio lavoro e una propria opinione ad altri individui. I veri ansiosi hanno problemi ben più seri. Con Alec scopriamo che l’ansia può essere provocata da tanti fattori e spesso può ricadere in un altro stato davvero oscuro e diffuso nel nostro paese: la depressione. Attraverso le pagine del suo romanzo, veniamo messi di fronte a crude realtà che nella maggior parte dei casi scegliamo di non guardare, o non approfondire, poiché troppo spaventose per essere comprese.
L’autore non utilizza giri di parole. Il linguaggio da lui usato all’interno del libro è semplice, diretto e molto spesso crudo come le situazioni da lui descritte. Non sono presenti perbenismi e politically correct nella sua storia. Tra ironia e realismo, accompagnamo il protagonista nei suoi primi trent’anni di vita e affrontiamo temi quali le malattie mentali, il sesso, la prostituzione, il suicidio e la droga. Non lasciatevi ingannare dalla lunghezza di questo volume, il contenuto è sicuramente d’impatto e, data la tipologia di argomenti, un centinaio di pagine sono più che sufficienti.
Se inizialmente non avevo compreso il significato del titolo di questo romanzo, una volta arrivata alla fine sono rimasta sorpresa nel constatare quanto sia geniale e corretto. Si tratta di un libro di formazione che, nonostante i toni forti e in alcuni punti volgari utilizzati dall’autore, vi consiglierei di sfogliare.
Potreste non essere d’accordo con l’autore su alcuni aspetti o sul modo in cui certi argomenti vengono esposti, ma il contenuto di questo libro vi spingerà sicuramente a riflettere molto e questo secondo me è un aspetto importantissimo per un romanzo. Aggiungete poi una spruzzatina di citazioni nerd che mi hanno riportata indietro di quindici anni e il gioco è fatto. “Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombi” è un romanzo sicuramente da non sottovalutare sia per lunghezza che per contenuto e penso che, per tutta le persone dotate della giusta apertura mentale e ironia, sia una lettura da non lasciarsi scappare.
Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

