Alcune settimane fa, ho ricevuto da Salani Editore, che ringrazio infinitamente, la nuova edizione di “Fairy Oak – Il Segreto delle Gemelle”. Avendo iniziato a leggere da grandicella infatti, non avevo mai trovato il coraggio di avvicinarmi a questa saga, pensando erroneamente che fosse destinata solamente a lettori molto giovani. Con l’arrivo delle nuove edizioni pubblicate dalla casa editrice in occasione del quindicesimo anniversario della saga, e accompagnata da una maggiore maturità letteraria, ho deciso dunque di buttarmi a capofitto tra le pagine del primo volume di Fairy Oak, e mai scelta fu più giusta di questa. Passiamo dunque alla mia valutazione.
Autore: Elisabetta Gnone
Data di pubblicazione: 25 ottobre 2006 (nuove edizioni 2020)
Casa editrice: Salani
Fairy Oak è un villaggio magico e antico nascosto fra le pieghe di un tempo immortale. A volerlo cercare, bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani scozzesi e le brughiere normanne, nelle valli fiorite della Bretagna, tra i verdi prati irlandesi e le baie dell’oceano. Il villaggio è abitato da creature magiche e uomini senza poteri, ma è difficile distinguere gli uni dagli altri, poiché maghi, streghe e cittadini comuni abitano le case di pietra da tanto di quel tempo che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze e tutti si somigliano un po’. A parte le fate, che sono molto piccole, luminose e… volano. Questa storia è raccontata da una di loro e narra l’avventura straordinaria di due sorelle gemelle, Vaniglia e Pervinca…
La trama di “Fairy Oak – Il Segreto delle Gemelle”
In questo primo romanzo, facciamo la conoscenza della narratrice della storia, ovvero Sefeliceiosarodirvelovorrò, anche denominata semplicemente Felì. Questa piccola e allegra fatina ci accompagnerà per tutto il volume e ci parlerà della vita delle due protagoniste della storia: Vaniglia e Pervinca.
Nel villaggio di Fairy Oak infatti, i maghi e le streghe sono soliti affidare i loro figli a delle tate, ovvero alle fate. All’inizio della nostra storia, assistiamo alla nascita delle due gemelle, nate l’una a dodici ore di distanza dall’altra. Questo fattore, all’apparenza superficiale, sarà invece di grande importanza per le due bambine. Solitamente difatti, le gemelle non possono ereditare i poteri magici di famiglia ma, in questo caso, assistiamo a un’eccezione davvero particolare. Scopriremo che Vaniglia e Pervinca non solo sono delle streghette, ma possiedono anche poteri differenti e diametralmente opposti.
Nel magico villaggio di Fairy Oak, tutto procede per il meglio. Le bambine crescono, fanno amicizia e si divertono, quando una sera fa il suo ritorno un temibile nemico: il Terribile 21. Questa oscura presenza, lontana dal villaggio ormai da anni, è tornata più forte che mai ed è pronta a rendere la vita degli abitanti di Quercia Fatata un vero incubo.
La storia narrata all’interno di questo primo volume riesce subito a catturare il lettore. La scelta di far narrare la storia a un personaggio sicuramente importante come la fatina Felì, ma non centrale come potevano esserlo le gemelle, è originale e intrigante. Spesso infatti non conosciamo le condizioni o la posizione di Vaniglia e Pervinca e, insieme a Felì, ci preoccupiamo per la loro sicurezza finché la fata non riesce a fornirci aggiornamenti.
Altro aspetto importante è il fatto che Elisabetta Gnone sia riuscita a introdurre il lettore alla sua saga e al mondo da lei creato in maniera impeccabile. Descrivendo personaggi, luoghi e magia senza però annoiare mai il suo pubblico. Ad allietare ulteriormente la lettura, inoltre, troviamo un gran numero di disegni davvero belli e ispirati, frutto della mente e del talento di Alessia Martusciello, Corinne Giampiglia, Roberta Tedeschi e Claudio Prati.
Il mio giudizio sul romanzo
La saga di Fairy Oak viene solitamente etichettata come lettura per bambini e ragazzi ma, per esperienza personale, posso assicurarvi che si tratta di una serie di libri che riuscirà ad appassionare anche i più grandi.
Il mondo delineato dalla Gnone è magico, in tutti i sensi. A partire dal linguaggio utilizzato dall’autrice, semplice ma mai scontato, quasi poetico, reso ancora più incantevole da alcuni termini coniati appositamente per la sua storia, fino ai suoi personaggi e alla trama.
“Fairy Oak – Il Segreto delle Gemelle“, come anche i suoi seguiti, è impregnato di numerosi messaggi importanti, primo fra tutti il legame tra due sorelle. Il loro rapporto e il suo sviluppo sono infatti protagonisti della vicenda e mostrano al lettore quanto profondo e importante esso possa essere. Un altro tema essenziale da non sottovalutare è il rispetto verso la natura. Il mondo di Fairy Oak è infatti pervaso dal verde. Piante e animali vivono felicemente in simbiosi con i nostri protagonisti e, attraverso la sua storia, la Gnone ha cercato di sensibilizzare grandi e piccini sulla tutela e il rispetto verso l’ambiente che ci circonda.
Alcune delle caratteristiche che ho maggiormente apprezzato del libro, proprio in riferimento alla natura, sono la scelta di utilizzare nomi di piante e fiori per i personaggi della storia e la descrizione delle calze delle streghe e dei maghi. Tali indumenti, infatti, presentano ricami particolari che rappresentano i fiori e le piante tipiche del giardino del possessore. In questo modo, gli animali che abitano i loro prati, non si sentiranno mai minacciati dalla loro presenza. Ovviamente, all’interno di Fairy Oak, vengono affrontati tantissimi altri temi importanti, come per esempio l’amicizia, l’amore, il pregiudizio e la diversità. Anche in un mondo magico come questo, infatti, c’è chi non riesce ad accettarsi e chi si sente diverso dagli altri, pensando di essere inadeguato. Abbiamo un esempio di questo tema importante nei ranghi delle fate, dove la povera Prud, a causa del suo fisico più massiccio rispetto alle compagne, teme di non riuscire a volare.
Passando ora a parlare dei personaggi, posso dire di essere rimasta incantata dalla loro caratterizzazione e descrizione. Ogni mago o strega è contraddistinto da un carattere ben preciso, da una capigliatura particolare e dalla passione per qualcosa, possa questa essere la natura, gli animali o il giardinaggio. Nonostante si tratti solamente del primo capitolo della saga, abbiamo modo di conoscere davvero un gran numero di personaggi e questo aggiunge sicuramente qualcosa in più alla narrazione.
In conclusione, con “Fairy Oak – Il Segreto delle Gemelle“, Elisabetta Gnone è riuscita letteralmente a stregarmi. Il mondo da lei creato e i suoi abitanti sono davvero incantevoli e mi domando come io abbia potuto crescere senza leggere neanche una volta questa splendida saga. Sono comunque felice di averla recuperata all’età di ventisei anni. Penso infatti che, attraverso uno sguardo più adulto, io abbia potuto apprezzare la storia e i suoi messaggi ancor di più.
Con questa recensione, voglio infine dare una svolta al mio blog e alle mie valutazioni. Come saprete, se mi seguite da un po’, ero solita inserire alla fine delle mie recensione una votazione in stelline. Ebbene, mi è stato fatto notare come questo genere di valutazione, parlando di romanzi di più generi differenti, possa essere vista come confusionaria e poco chiara. In definitiva, abbastanza inutile. Prima di tutto, ci tengo a ringraziare le persone che hanno voluto darmi qualche consiglio a riguardo e devo dire che concordo pienamente con loro. Le stelline difatti, non solo delimitano la valutazione in un range davvero piccolo e difficile da interpretare, ma non riescono a dare una delineazione consona del reale valore di un’opera.
Per questa ragione ho deciso di eliminare definitivamente le stelline, dando sfogo in maniera più libera e serena a tutto ciò che penso riguardo le mie nuove letture. In questo modo, i miei lettori avranno modo di farsi un’idea del mio giudizio in maniera del tutto personale e io non sarò più costretta a paragonare libri di generi diversi, in modo errato.
Spero quindi che accoglierete questa novità in maniera positiva e spero che la mia recensione di “Fairy Oak – Il Segreto delle Gemelle” sia riuscita a trasmettervi quanto ho amato questa lettura. Ringrazio ancora Salani Editore per avermi dato la possibilità di leggerlo e valutarlo e ringrazio Elisabetta Gnone per aver creato questo magico mondo.
Voi avete letto questa saga? O, come me, la state scoprendo proprio adesso?




