Poco più di un mese fa, ho ricevuto dalla casa editrice NPE la versione ebook di “La storia delle serie tv”. Da appassionata della tv seriale infatti, non potevo non leggere questo libro. Oggi vi darò dunque il mio giudizio a riguardo.
Autore: Vincenzo Recupero e Fabio Franchi
Data di pubblicazione: 24 settembre 2020
Casa editrice: NPE
Nell’era mediatica in cui viviamo, il vero colosso dell’intrattenimento non è più il cinema ma la TV. Film, romanzi, fumetti, videogiochi, fatti di cronaca ed eventi storici, vengono oggi risucchiati in televisione come in un buco nero supermassivo. Qui, vengono suddivisi in episodi e impacchettati in stagioni. Una valanga di serial pronta a essere consumata con avidità da un pubblico sempre più ingordo. Ormai il formato seriale ha cannibalizzato l’intrattenimento portando allo sviluppo di prodotti per il piccolo schermo che sono dei veri e propri kolossal a puntate come Game of Thrones e Westworld. Un saggio dedicato alle principali serie tv e aggiornato alle ultime stagioni andate in onda, interamente illustrato, con sketch e vignette inedite e ironiche che ritraggono i momenti salienti e le battute più spassose estratte dai principali serial televisivi. Le serie tv sono analizzate soprattutto dal punto di vista del loro impatto sullo spettatore, descrivendo come molte di esse si siano ormai radicate in modo inscindibile nella cultura moderna.
Il mio giudizio sul volume
All’interno di “La storia delle serie tv” riviviamo la storia della tv seriale attraverso immagini e descrizioni molto accurate e allo stesso tempo divertenti. Dopo un’introduzione a quelle che sono state le motivazioni che hanno spinto gli autori a delineare questa sorta di enciclopedia riassuntiva dei capostipiti del genere, veniamo introdotti a quelle che furono le prime vere e proprie serie tv portate agli occhi del pubblico.
Negli anni ’80, presero piede le serie d’azione, dove un protagonista solitamente belloccio e disinvolto si trovava il più delle volte a prendersi a pugni con qualche malvivente. In questo periodo le serie non avevano il successo che hanno oggi ed erano pensate come prodotto tappa buchi all’interno delle programmazioni televisive. Proprio per questa ragione, ogni episodio era autoconclusivo e non era necessario vedere tutti gli episodi per seguire la storia, dato che un filone generale non esisteva.
Andando avanti, arriviamo agli anni ’90, periodo in cui avvenne la prima vera e propria rivoluzione del mondo delle serie tv. Con l’uscita di Twin Peaks, The X-Files, E.R medici in prima linea e Buffy l’ammazzavampiri infatti, i produttori e i registi iniziano a proporre al pubblico episodi a sé stanti che però portano avanti anche una storia più ampia che si sviluppa di episodio in episodio. In questo modo, gli spettatori avrebbero dovuto recuperare tutti gli episodi per scoprire tutti i dettagli della trama. Chiaramente non parliamo ancora di storia vera e propria, ma perdendo degli episodi il pubblico poteva non sapere di una nuova relazione intrapresa dal/dalla protagonista, o della morte di qualche personaggio.
In questa lunga rassegna dei prodotti più importanti del panorama seriale, passiamo poi dalle serie ispirate alla mitologia, come Hercules e Xena e conosciamo le prime sitcom come la tutt’ora amata Friends e i suoi protagonisti, dove le location sono poche ma lo sviluppo dei personaggi è reale e colpisce gli spettatori. Scopriamo poi come sia stata la HBO a dare un grosso scossone al mondo delle serie tv attraverso la produzione di Sex and the City e I Soprano.
Troviamo una nuova svolta poi nel 2004 con l’arrivo della serie cult “Lost“. Con questo prodotto viene attuata un’evoluzione sia per tematiche, che per budget, ma soprattutto inizia a crearsi l’affezione del pubblico, caratteristica fin’ora abbastanza inedita per questo mondo. Da qui in avanti infatti, gli spettatori inizieranno ad attaccarsi morbosamente alla storia e ai personaggi delle serie, creando un legame davvero forte con i prodotti seriali.
Con l’arrivo delle nuove serie come quelle di HBO (ad esempio Game of Thrones) e Netflix (esempio Stranger Things) l’evoluzione del panorama seriale raggiunge infine il suo apice, arrivando a proporre dei prodotti anche superiori ai film portati nelle sale cinematografiche sia per profondità narrativa che per budget. Il pubblico inizia a preferire una serie lunga e dettagliata, ricca di azione, sentimenti e colpi di scena in grado di tenere compagnia per molti anni.
Il volume si conclude con una rassegna delle nuove piattaforme di streaming, come per esempio Prime Video, e con una lista di quelle che sono le serie da recuperare assolutamente se ci si ritiene veri appassionati.
Il linguaggio utilizzato all’interno di questo volume è semplice e scorrevole, ma non per questo poco specifico e professionale. La storia delle serie tv è portata avanti in maniera davvero intelligente e l’inserimento di qualche battuta o commento verso alcuni dei prodotti seriali citati riesce a rendere il volume ancora più godibile. Per un’amante delle serie tv come me è sicuramente un libro da non lasciarsi scappare. Essendo nata nel ’94, non ero a conoscenza del modus operandi utilizzato agli albori del mondo seriale e, tutt’oggi, è difficile riuscire a star dietro a tutte le pubblicazioni e innovazioni intriganti proposte dai vari produttori. Con questo libro ho quindi appreso molte informazioni interessanti e ho scoperto alcune serie che non conoscevo che potrebbero decisamente fare al caso mio.
In conclusione ho deciso di assegnare a “La storia delle serie tv: da Magnum P.I all’altro ieri” ben 5/5⭐. Ringrazio ancora edizioni NPE per avermi dato la possibilità di leggere e recensire questo volume.
Voi siete amanti delle serie tv? Avete già letto questo volume?




