Qualche settimana fa ho ricevuto dallo staff di Booktribu la versione digitale di “Prima della porta”, nuovo romanzo di Shawn Karl. Oggi sono dunque pronta a darvi il mio giudizio sul libro.
Autore: Shawn Karl
Data di pubblicazione: 5 settembre 2020
Casa editrice: Booktribu
Luca ha una capacità speciale: riesce a vedere la morte, o meglio, il signor Morte, un uomo dall’aspetto molto diverso da quello attribuito alla classica iconografia legata alla suddetta entità. E una presenza costante nella sua vita, eppure non sa molto di questo personaggio particolare. Le uniche cose che Luca crede siano certe sono poche: primo, lui non fa altro che scrivere sul suo blocchetto per appunti, non si sa cosa, né per quale ragione lo faccia; secondo, andare oltre lui, cioè al di là del limite fisico segnato dalla sua apparizione, porta sicuramente conseguenze spiacevoli; terzo, una volta incontrato è meglio cambiare strada se non si vuole finire male. Nel tentativo di capire qualcosa in più, il protagonista racconta la sua storia partendo da quando è avvenuto il primo incontro con la misteriosa presenza, procedendo attraverso ogni istante saliente, per giungere al punto in cui tutto si complica: ossia quando Morte si interpone tra lui e una porta chiusa, soglia oltre la quale si trova ciò che desidera più di qualsiasi altra cosa al mondo. Lì capirà che anche le sue poche certezze non hanno fondamenta e che il signor Morte non è ciò che ha sempre creduto fosse.
Il mio giudizio sul romanzo
Il romanzo di Shawn Karl è breve ma molto intenso. Al suo interno troviamo le riflessioni di Luca, uomo che per tutta la sua vita ha avuto la fortuna, o sfortuna, di poter vedere la personificazione della morte. Tale personaggio, dall’aspetto più banale di quanto si possa pensare, lo accompagnerà in ogni istante della sua vita, portandolo a prendere decisioni a volte diverse da ciò che gli avrebbe suggerito l’istinto.
In questo piccolo resoconto della sua vita, Luca ci spinge a riflettere su molti aspetti davvero interessanti dell’esistenza, come per esempio le scelte e come esse possano andare a influenzare non solo il nostro futuro, ma anche quello degli altri. Ogni volta che prendiamo una decisione infatti, diamo una piccola svolta alla nostra vita e la spostiamo in una nuova direzione. Tale cambiamente andrà a incidere sul nostro futuro, ma a volte, senza che ce ne accorgiamo, anche sulla vita di altri.
Altro tema portato sotto i riflettori dall’autore è la paura della morte. Molte persone purtroppo si lasciano condizionare da questa paura per tutta la vita e, a causa di ciò, non riescono a vivere appieno la loro esistenza. Continuamente perseguitati dall’idea di sbagliare e di dirigersi inevitabilmente verso la fine, questi individui non si godono le piccole cose e non riescono a portare avanti la propria vita seguendo ciò che realmente vorrebbero fare. Questo aspetto del romanzo si collega ovviamente anche al tema da me precedentemente sottolineato. Molte sono difatti le persone spaventate dal cambiamento e a causa di questo sentimento negativo che le accompagna, non riescono a cogliere le opportunità che la vita propone loro, finendo senza volere per rinchiudersi in loro stesse e lasciare andare il futuro da loro tanto agognato.
Seguendo il racconto di Luca, osserviamo quindi come spettatori in un cinema quelle che sono state le scelte più importanti nella vita del protagonista, analizzando con lui i timori e le conseguenze di quelle determinate decisioni. Tali paure sono personificate nel signor Morte, di cui non voglio parlarvi troppo nello specifico per non rovinarvi il piacere della lettura.
Lo stile utilizzato da Shawn è molto scorrevole e in alcuni frangenti della narrazione possiamo notare un utilizzo ben riuscito della tecnica della metanarrativa. Luca si rivolge infatti direttamente a noi lettori nel commentare le sue scelte passate, e osserva insieme a noi alcuni frammenti della sua vita, descrivendoli come se fossero proiettati su uno schermo di fronte a noi.
Devo dire che non sono solita affrontare letture di questo genere, ma sono rimasta piacevolmente colpita e intrigata dalla storia narrata in “Prima della porta“. All’inizio infatti non è chiaro quale sia il ruolo del signor Morte, ma procedendo con la storia, inizieremo a cogliere nuove sfumature di questo personaggio e inizieremo a riflettere su ciò che egli rappresenti davvero. Si tratta di un romanzo che spinge fin da subito alla riflessione e a un introspezione del lettore, portando quest’ultimo a domandarsi se la vita che sta portando avanti sia frutto di scelte ponderate o se semplicemente si stia lasciando guidare dalla paura di sbagliare.
In conclusione ho deciso di assegnare a “Prima della porta” di Shawn Karl 4/5⭐ poiché si tratta di una lettura breve ma molto concisa, in grado di spingere a riflettere su tematiche importanti e sempre attuali. Ringrazio Booktribu per avermi dato l’opportunità di leggere questo romanzo.
Se foste interessati a conoscere qualche informazione in più su questo romanzo, vi consiglio di seguire la diretta Facebook di sabato 21 novembre alle 18:30 sulla pagina ufficiale della casa editrice.

