Tenebre e Ossa

Review Party "Tenebre e Ossa" | Recensione del primo libro della Grisha Trilogy

Siamo giunti all’ultima giornata del review party di “Tenebre e Ossa” di Leigh Bardugo, organizzato da Andrea (@andre.iread) in collaborazione con Mondadori, ed è dunque arrivato il momento che io vi dia il mio giudizio su questo romanzo. Buona lettura.
 


Titolo: Tenebre e Ossa
Autore: Leigh Bardugo
Data di pubblicazione: 3 novembre 2020
Casa editrice: Mondadori
Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro.

L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei.

Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente.

Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.

 

 Il mio giudizio su Tenebre e Ossa 

Il romanzo di Leigh Bardugo si apre con la breve descrizione della vita di Alina Starkov, la protagonista, e del suo amico d’infanzia Mal. I due, orfani fin da bambini, hanno passato i primi anni della loro vita presso la dimora del Duca Keramsov, trasformata dopo il rientro dalla guerra in un orfanotrofio. All’età di otto anni, i due bambini ricevettero la visita di tre delegati Grisha che testarono Alina e Mal per scoprire se nascondessero dei poteri particolari.
A questo punto, la vicenda si sposta repentinamente presso il campo del Primo Esercito di Ravka, dove ormai da anni Alina e Mal sono diventati rispettivamente apprendista cartografa e tracciatore. Durante una delle missioni, l’esercito deve recarsi presso la Faglia d’Ombra, una grande distesa di oscurità che divide il regno in due parti. Lì qualcosa va storto e, cercando di scacciare i terribili mostri che si annidano nell’ombra, Alina riesce ad utilizzare un potere fino ad allora sopito. Per questa ragione, la ragazza verrà portata via dall’Oscuro, capo delle forze Grisha del regno, e sarà sottoposta a un duro addestramento per cercare di riuscire a controllare il suo raro potere.
 
Fanart di Niru

 

Proprio presso il Piccolo Palazzo, la vicenda prenderà finalmente forma. La Bardugo inizierà infatti proprio da qui a svelarci pian piano tutti i dettagli riguardanti il mondo da lei creato e le creature che lo abitano. Insieme ad Alina studieremo la storia dei Grisha e inizieremo a capire cos’è che li rende tanto speciali quanto pericolosi. 
La trama è molto intrigante e, nonostante le prime pagine siano abbastanza caotiche, tutto troverà pian piano un senso, riuscendo a farvi apprezzare il word building d’ispirazione russa creato dall’autrice. Lo stile utilizzato dalla Bardugo è molto semplice e scorrevole e le pagine fluiranno una dopo l’altra senza che ve ne rendiate conto.
Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato della narrazione sono stati i personaggi. La loro caratterizzazione è davvero ottima e in poche righe sono riuscita ad affezionarmi a molte delle personalità descritte dall’autrice. Conosciamo alcuni degli esponenti della fazione dei Grisha, molto diversi tra loro a seconda del loro ruolo. Incontreremo inoltre l’Oscuro e, insieme ad Alina, cercheremo di capire cosa si nasconda dietro la sua facciata. Uno dei personaggi descritti in maniera migliore è però, a mio parere, Genya, la favorita della regina del regno che, fin da subito, entrerà in stretti rapporti con la nostra protagonista.
 
Fanart di Irene Koh

 

Nonostante le pagine si aggirino intorno alle duecentocinquanta, la Bardugo è riuscita ad inserire al loro interno molti temi interessanti. Vengono affrontati sentimenti quali l’amore, l’amicizia, la fedeltà, l’onore e soprattutto la pietà. Grande rilevanza è stata infatti data a quest’ultimo stato d’animo, spesso ignorato dai più, eppure così intenso e importante. Anche l’inconscio desiderio di sentirsi apprezzati e di sentire di avere un senso all’interno della propria realtà è un altro dei temi trattati all’interno di “Tenebre e Ossa” e devo dire che ho apprezzato molto lo sviluppo della trama proprio in relazione a questo sentimento così oscuro e ciononostante così comune.
Nel complesso quindi si tratta di un romanzo davvero ben strutturato, considerando che si tratta del primo libro di una trilogia. Probabilmente avrei apprezzato qualche pagina in più, in modo tale da poter approfondire maggiormente qualche piccolo aspetto del mondo, ma sicuramente la Bardugo avrà rimediato nei romanzi successivi. 
 
Fanart di KOH

 

Concludendo, ho deciso dunque di assegnare a “Tenebre e Ossa” di Leigh Bardugo ben 4/5⭐ poiché in un solo libro è riuscita a farmi affezionare ai suoi personaggi e alla storia da lei creata, spingendomi a desiderare di poter mettere subito le mani sul secondo volume della trilogia. Ringrazio Andrea e Mondadori per avermi dato la possibilità di partecipare a questo review party.

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