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Review Party "Thunderhead" | Recensione del secondo libro della saga di Neil Shusterman

Oggi ha inizio il Review Party dedicato a Thunderhead da me organizzato in collaborazione con Mondadori, che ringrazio infinitamente per aver accettato. Si tratta del secondo capitolo della trilogia scritta da Neil Shusterman e finalmente abbiamo avuto modo di esplorare nuovi aspetti del mondo da lui creto. Passo dunque a darvi la mia valutazione del romanzo.
 

Titolo: Thunderhead
Autore: Neil Shusterman
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2020
Casa editrice: Mondadori
In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

La trama di Thunderhead 

Prima di iniziare a parlare della trama di Thunderhead, invito ovviamente chi non avesse letto Falce a passare oltre, in quanto tutto ciò che verrà detto all’interno di questo articolo andrà a rivelare alcuni degli eventi chiave del primo romanzo della saga.
In Thunderhead ci troviamo a pochi mesi dalla fine degli eventi di Falce. Citra Terranova, ormai diventata a tutti gli effetti la falce dalle vesti turchesi conosciuta come Madame Anastasia, sta iniziando a prendere confidenza con il suo nuovo lavoro e, fin dal principio, porta qualche novità all’interno del suo ordine. A differenza dei suoi colleghi infatti, la ragazza decide di effettuare le sue spigolature in maniera molto particolare e certamente più compassionevole rispetto alla maggior parte delle altre falci.
Ovviamente questo tipo di cambiamenti non sono approvati dalla Compagnia, specialmente dai più anziani e, per questa ragione, Citra e di conseguenza anche la sua “tutrice” Madame Curie, si troveranno ad essere prese di mira molto presto.
 
Nel frattempo, Rowan Damish, ormai conosciuto come Maestro Lucifero, continua a mietere vittime tra le falci corrotte, cercando di passare inosservato alla Compagnia. Il ragazzo è ormai un ricercato di alto livello e chiunque tra le falci riesca a localizzarlo ha il compito di fermare questo implacabile mietitore.
Ad aggiungersi alla vicenda troviamo però un nuovo personaggio, di nome Greyson Tolliver. Il ragazzo ha da sempre vissuto in piena simbiosi con il Thunderhead, che lo ha accompagnato durante la crescita prendendo il posto dei suoi genitori lontani e irresponsabili. Questo legame che Tolliver riesce a sviluppare con l’IA che governa il mondo sarà una delle caratteristiche chiave della nuova vicenda.
Informato dall’Interfaccia delle Autorità dell’imminente pericolo che avrebbe visto come protagonisti due membri della Compagnia delle Falci, Greyson sarà la pedina che darà inizio a tutti gli eventi del romanzo e sarà un elemento fondamentale dell’intreccio narrativo. Non mi sento di rivelarvi altro riguardo la trama, in quanto come sempre non voglio assolutamente rivelarvi dettagli importanti della trama.
Come per Falce, in Thunderhead troviamo una storia interessante e dal ritmo sempre più incalzante. I colpi di scena saranno molti e inaspettati e le vicende narrate nella parte finale del libro vi spingeranno a non staccarvi più dalle sue pagine fino al raggiungimento della parola fine.

Il mio giudizio sul romanzo

In Thunderhead lo stile di Shusterman è rimasto pressoché identico. Il linguaggio da lui utilizzato è semplice e scorrevole e le sue descrizioni del mondo all’interno del quale è ambientata la storia sono sempre precise e mai noiose.
 
Se nel primo libro l’errore dell’autore era stato il poco approfondimento dei personaggi, in questo secondo capitolo le cose si fanno decisamente diverse. Conosciamo più da vicino sia Citra che Rowan, ma a fare da protagonista è appunto Greyson Tolliver, nuovo personaggio della storia. In poche pagine scopriamo la storia di questo ragazzo e la vicenda si fa da subito interessante. 
 
A rendere la vicenda di Greyson così intrigante è infatti il suo particolare legame con il Thunderhead, IA a capo della società all’interno di questo mondo distopico. L’intelligenza artificiale che inizialmente vedevamo come una figura lontana dall’uomo e priva di emozioni, in questo libro si mostra fragile e molto legata al genere umano. Il suo unico scopo è infatti quello di mantenere al sicuro gli abitanti della Terra, creando un mondo perfetto. 
Ma può la perfezione portare alla felicità? Può un mondo dove morte, malattie e incidenti non esistono, dare comunque un senso alle vite delle persone? Molti sono gli interrogativi che ruotano intorno all’idea di un luogo del genere e molti sono quindi gli spunti di riflessione suggeriti dall’autore. 
 
In Falce avevo molto apprezzato gli intermezzi all’interno dei quiali Shusterman aveva inserito pagine di diario di alcune delle Falci facenti parte della Compagnia. In questo secondo romanzo invece, troviamo alcuni frammenti di coscienza del Thunderhead e,anche in questo caso, ognuno di questi piccoli intermezzi riesce a donare qualcosa di importante alla storia. All’inizio di ogni capitolo troviamo difatti i pensieri dell’IA e conosciamo sempre più approfonditamente la tipologia di programmazione che ha ricevuto dai suoi creatori e le motivazioni che lo spingono a effettuare determinate scelte.
Il word building continua a essere uno dei maggiori punti di forza della saga. Anche in questo caso è stato fatto un lavoro eccelso e, a differenza del primo libro, in Thunderhead conosciamo nuovi aspetti della società quali la categoria dei loschi, individui atti alla criminalità “controllata” che non hanno più la possibilità di interagire con l’IA, i tonisti (anche se avevamo già incontrato questa congrega, in questo caso approfondiamo ancora di più il loro credo) e alcune nuove personalità facenti parte della Compagnia delle Falci.
Le cose da dire sarebbero sicuramente molte altre, ma non voglio narrarvi più del necessario. Concludendo posso solo dirvi che, se solitamente i capitoli di mezzo di una saga sono più “noiosi” e ricchi di spiegazioni che devono portare al gran finale, in questo caso ci troviamo davanti a un libro ancora più sorprendente del primo, ricco di azione e colpi di scena. Non abbiamo ancora raggiunto, a mio parere, la perfezione, ma Shusterman ha decisamente fatto un bel passo in avanti.
Al netto di tutto, mi sento quindi di assegnare 4.5/5⭐ a Thunderhead e non vedo l’ora di avere modo di leggere il capitolo conclusivo di questa saga. Ringrazio ancora Mondadori per l’opportunità e vi lascio al banner con tutte le tappe dell’evento:

 

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