Sconfitta, Umiliazione, Paura di fallire come scrittore e come persona ma, nello stesso tempo, anche Speranza e Ambizione, quella positiva che spinge “R” a mettersi in discussione.
Un continuo intrecciarsi di realtà e finzione narrativa, di vita vera e immaginaria che scorre tra le strade della città dei progetti abbandonati in cui l’autore-protagonista interagisce con i suoi personaggi, eroi e antieroi fuori dal comune.
Nel mondo di “R” si entra in punta di piedi senza fare rumore: scrivere è un procedimento difficile, scrivere fantasy lo è ancora di più, scrivere cercando la redenzione è quasi impossibile.
Progetto S è la storia di “R” ma è anche quella di Andrea, la volontà che spinge l’autore a chiudere un cerchio nella vita sembra giustificare la crisi esistenziale che lo travolge, Sean Connery, suo coinquilino, gli darà una grossa mano affinché la narrazione non prenda i connotati di una grande e bella storia svoltasi invano.
Blog Tour "Progetto S" | Recensione del nuovo libro di Andrea R. Ciaravella e approfondimento sulla metanarrativa
Il Blog Tour dedicato a “Progetto S”di Andrea R. Ciaravella è iniziato da qualche giorno e oggi è arrivato anche per me il momento di darvi il mio giudizio a riguardo. Insieme alla recensione, approfondiremo insieme uno dei temi portanti del romanzo, ovvero la metanarrativa.
Titolo: “Progetto S, cercavo un titolo figo… e ho trovato questo”
Autore: Andrea R. Ciaravella
Data di pubblicazione: 24 settembre 2020
Casa editrice: Casta Editore
Per chi non lo sapesse, ci troviamo dinanzi all’utilizzo della metanarrativa quando, all’interno di un libro, vediamo l’intervento dell’autore stesso. In questo modo, il risultato è una sorta di romanzo nel romanzo, all’interno del quale realtà e finzione si fondono. L’autore si estranea per alcuni istanti dalla narrazione e interagisce direttamente con il lettore e con il suo scritto, in alcuni casi facendo dei commenti sul suo operato e in altri chiedendo un’opinione direttamente al lettore.
Ho deciso di parlarvi di questo strumento così complesso e originale, in quanto si tratta di uno dei punti cardine di “Progetto S“, il nuovo libro di Andrea R. Ciaravella. Andrea però si è spinto oltre, basando non solamente alcune sezioni del libro, ma l’intera storia sulla linea di demarcazione tra storia e lettore, tra finzione e realtà.
La trama del libro è di conseguenza davvero difficile da spiegare senza andare a fornire qualche dettaglio di troppo, e non è certo questa la mia intenzione. Quello che posso dirvi però, è che vi troverete davanti a un’opera davvero affascinante. Attraverso questo libro e all’utilizzo della metanarrativa, Andrea è infatti riuscito a raccontare una parte importante della sua vita, andando a sbrogliare i molti nodi che facevano parte del suo processo creativo.
Per approfondire meglio questo argomento, sono costretta comunque ahimé a rivelarvi un piccolo particolare, che è proprio ciò che rende questo scritto così originale. Anche noi siamo presenti all’interno del libro. Ora, non vi allarmate, non siamo realmente noi, ma una personificazione di quello che dovrebbe essere il lettore ideale. In questo modo noi facciamo da spettatori a uno spettatore che riesce a interagire effettivamente con la storia che viene raccontata dall’autore. E’ proprio questo personaggio a darci modo di dialogare con Andrea e con la sua storia, e attraverso il suo punto di vista andiamo a rompere quella quarta parete tanto difficile da oltrepassare.
Nella maggior parte dei casi Il Lettore domanderà ad Andrea esattamente ciò che avremmo domandato noi stessi, fornendoci dettagli essenziali per la completa comprensione del romanzo. A mio parere questo utilizzo così profondo e complesso della metanarrativa è stato davvero un colpo di genio.
Quando Andrea mi ha proposto di leggere il suo nuovo romanzo, sono stata davvero felice di accettare. Le poche righe di trama che hanno accompagnato l’annuncio mi avevano incuriosita molto, ma ancora non avevo perfettamente idea di quale fosse il genere di libro che sarei andata a leggere.
Devo dire, che ancora adesso stento a credere a quanto successo all’interno di questo romanzo. Se dovessi parlarvi del suo contenuto, penso che potrei passare intere giornate ad analizzare ogni idea (malsana e non ndr.) inserita dall’autore all’interno di questo libro.
Come ho già detto nell’approfondimento, è davvero difficile esaminare e giudicare “Progetto S” senza ricadere in spoiler, ma ci proverò comunque. Con questo romanzo, Andrea ha deciso di donarci una parte importante della sua vita e lo ha fatto con uno scopo ben preciso. Nel libro, R (alter ego dell’autore) ci racconta nel dettaglio il processo creativo che si cela dietro ai suoi romanzi. Scopriamo quando la sua passione ha avuto inizio, come si è sviluppata, se e quando ha avuto battute d’arresto e così via. Facendo ciò però, ci ha resi partecipi della vicenda, trasformandoci in una parte integrante del romanzo.
Una componente che ho molto apprezzato dello stile di Andrea, è quella di non voler mai appesantire troppo la vicenda. Gli argomenti toccati all’interno di “Progetto S” sono molto delicati e la scelta di narrarli attraverso l’uso della metanarrativa è riuscita a creare un pretesto per inserire anche una componente comica e divertente all’interno della storia. In questo modo, l’autore è riuscito a smorzare più volte il crescente clima di tensione per prepararci a una rivelazione finale davvero inaspettata. Se infatti per la maggior parte del libro pensavo di aver capito l’obiettivo di Andrea, è riuscito a sorprendermi con una componente inattesa davvero emozionante.
Scrivendo “Progetto S” l’autore non ha mai avuto come obiettivo quello di renderci partecipi della sua vita, ma ha utilizzato questo libro come mezzo per uno scopo molto più profondo e commovente. Ogni individuo ha degli scheletri nell’armadio e dei nodi da sciogliere nella propria vita e, molto spesso, queste componenti non danno modo alle persone di lasciarsi trasportare completamente dalle emozioni o, come in questo caso, dalla vena creativa. Ognuno di noi ha quindi il compito di capire quale sia il modo migliore di affrontare questi demoni del passato e Andrea ci è riuscito in maniera eccezionale.
Il modo migliore di descrivere questo romanzo è forse proprio questo: si tratta del racconto di un uomo che, dopo anni, ha deciso finalmente di affrontare le proprie paure e le proprie insicurezze, allontanandosi da quella che può essere definita la sua “comfort zone”, per cercare di mettere su carta se stesso e la sua vita. In questo modo, Andrea è riuscito a creare un libro surreale, ai limiti della pazzia (sì, mi rivolgo a te, per aver partorito questa storia devi avere davvero un’immaginazione fuori dal normale ndr.) catturando la mia attenzione dall’inizio alla fine.
Questa lettura è stato un susseguirsi di emozioni: confusione, smarrimento, divertimento, ancora confusione, empatia e infine commozione. Leggendo questo romanzo riuscirete ad entrare nella mente di un autore che arrivo a definire geniale, nonostante io non abbia ancora letto il suo libro d’esordio (disonore su di me ndr.). Le sue idee e il suo stile sono riusciti a catturarmi letteralmente, facendomi emozionare e affezionare perfino a Sean Connery (non l’avrei mai detto ndr.).
Per tutte queste ragioni, come avrete sicuramente intuito, ma è sempre meglio precisare, ho deciso di assegnare 5/5 ⭐ a “Progetto S“. Ringrazio ancora Andrea (@andrea.r.autore) e Barbara (@fenicetralepagine) per avermi dato l’opprtunità di partecipare a questo Blog Tour e, a questo punto, devo assolutamente recuperare Claus, perché “la redenzione è figlia del peccato“.


