In questa seconda giornata di review party, sono pronta a darvi il mio giudizio riguardo “L’ascesa di Senlin”, primo romanzo della saga di Josiah Bancroft.
Autore: Josiah Bancroft
Data di pubblicazione: 1° Settembre 2020
Casa editrice: Mondadori
La Torre di Babele è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l’immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l’uno sull’altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose.Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti.
Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d’azione.
La trama di “L’ascesa di Senlin”
Nel romanzo di Josiah Bancroft, seguiamo le vicende che vedono protagonista Tom Senlin, preside di una scuola di provincia da sempre fortemente affascinato dalla Torre di Babele. L’uomo decide di visitare la struttura in occasione del suo recente matrimonio con Marya, una delle sue più brillanti studentesse, ma una volta sul posto, capisce di aver decisamente sottovalutato la portata della loro impresa.
Dopo solo pochi minuti infatti, i due si rendono conto di quanto la Torre sia diversa da come se l’aspettassero e finiscono inavvertitamente per separarsi, senza più ritrovarsi. Senlin si trova quindi solo, con pochi spiccioli in tasca, senza alcun tipo di riferimento o aiuto da parte dei cittadini. Marya è scomparsa e nessuno l’ha vista da nessuna parte.
Per ritrovarla, il preside sarà costretto a scalare la Torre, visitando ogni suo piano e scoprendo, con il procedere della sua ascesa, che i Regni della struttura nascondono oscuri segreti e elevato livello di corruzione. Le persone giunte presso la Torre finiscono infatti per perdere non solo i loro cari ma anche loro stesse.
Il mio giudizio sul libro
“L’ascesa di Senlin” è il primo romanzo della serie creata da Josiah Bancroft e ambientata presso la famosa e mitica Torre di Babele. Questa antica costruzione, narrata nel libro della Genesi, fa quindi da sfondo alle avventure del nostro protagonista, rivelando pian piano il suo contenuto e la sua vera natura.
Il word-building elaborato da Bancroft è assolutamente incredibile. Per il momento abbiamo esplorato solamente pochi piani della Torre, ma le descrizioni sia ambientali che psicologiche dei vari Regni e dei loro abitanti hanno contribuito a rendere la storia concreta e credibile. L’inizio del romanzo è abbastanza lento e ciò è sicuramente dovuto al fatto che si tratti appunto del capitolo introduttivo a una saga che si prospetta essere davvero originale e interessante.
Il personaggio di Senlin è assolutamente ben caratterizzato e curato. Da preside timido e riservato, Tom attraverserà un processo di trasformazione psicologico e fisico davvero intrigante, arrivando a mutare in maniera inaspettata. Le avventure che lo vedono protagonista e le sfide che è costretto ad affrontare lungo il suo cammino lo proveranno nel profondo e faranno sì che sia costretto ad andare contro la sua stessa natura pur di uscire dai guai e avere la possibilità di concludere la sua ricerca.
Anche gli altri personaggi della storia sono stati descritti e approfonditi in maniera ottima, andando a creare un ambiente e un intreccio narrativo molto interessante. Durante la prosecuzione della vicenda, mi sono imbattuta in altri momenti più lenti e descrittivi, ma nel complesso, dalla metà del libro in avanti, il ritmo si è fatto molto più incalzante.
Lo stile di Bancroft non è dei più scorrevoli, soprattutto quando si tratta di descrivere un luogo o una sequenza di eventi. Amo gli approfondimenti e le spiegazioni, ma in alcune occasioni ho trovato la narrazione un po’ noiosa e sottotono. Comunque attribuisco tali pecche al fatto che si tratti del primo libro della saga e spero che, nei prossimi romanzi, i momenti morti vadano diminuendo.
In conclusione ho deciso di assegnare a “L’ascesa di Senlin” 3.5/5⭐. Ringrazio ancora Beatrice (@eynyspaolinibooks) e Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo e spero di poter leggere al più presto il sequel. Qui sotto vi lascio l’elenco dei blog partecipanti al Review Party:
Voi avete letto questo libro? Cosa ne pensate?



