Il
primo volume nato all’interno del progetto “Residenza Artistica”
promosso dalla rivista «Scuola di Fumetto» ed Edizioni NPE, con il
contributo di SIAE e MiBACT
Aski sceglie l’azzardo. Per fuggire da un’isola che gli sta stretta, per
vincere quello che non potrà mai permettersi, per regolare un conto
aperto da troppo tempo. Il gioco lo porta lontano: dalle bische di
Procida ai casinò più esclusivi, dalle navi da crociera alla vita
notturna di Roma, fino a una villa sul lago di Como. Ma una scommessa è
una discesa nel buio, un’arma a doppio taglio che può ferire il
giocatore e le persone che ama. Aski lancia i dadi, e sa che presto o
tardi dovrà affrontare il risultato peggiore – il doppio uno, la mano
dell’uomo morto, il tiro del cane.
La storia di un uomo che ha conosciuto il trionfo e la rovina raccontata
attraverso le sei scommesse più importanti della sua vita. Sei, come le
facce di un dado, come i colpi di un revolver alla roulette russa. Sei
capitoli drammatici, comici e onirici interpretati ciascuno dal tratto
di un disegnatore diverso.
Il tiro del cane è stato ideato, scritto e disegnato durante la
prima Residenza Artistica promossa dalla rivista «Scuola di Fumetto» ed
Edizioni NPE, con il contributo di SIAE e MiBACT.
Nove giovani autori, selezionati tra più di mille candidati, hanno
lavorato insieme per tre settimane in una grande villa in montagna.
«Per Chi Crea».



