Due giorni fa, in occasione dell’inizio del Review Party organizzato da Milena (@timelesshopefulreader) in collaborazione con Mondadori, vi ho proposto la mia personale analisi dell’ambientazione di “Il Mondo Nuovo”. In questa seconda tappa invece, sono finalmente pronta a darvi il mio giudizio sul romanzo e sul successivo saggio “Ritorno al Mondo Nuovo”.
Autore: Aldous Huxley (illustrazioni di Giuseppe Palumbo)
Data di pubblicazione dell’edizione: 25 agosto 2020
Casa Editrice: Mondadori
Scritto nel 1932, “Il mondo nuovo” è un romanzo dall’inesausta forza profetica ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Al romanzo seguono la prefazione all’edizione 1946 del “Mondo nuovo” e la raccolta di saggi “Ritorno al mondo nuovo” (1958), nelle quali Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del novecento.
La trama di “Il Mondo Nuovo”
E’ veramente difficile riuscire a delineare una trama per “Il Mondo Nuovo” senza incorrere in spoiler o anticipazioni sul romanzo. Nella prima parte del libro infatti, Huxley si limita a farci una descrizione di quella che è la società nel 632 dell’era di Ford. Vediamo ciò che accade all’interno di un Centro di riproduzione e scopriamo come funziona il condizionamento delle nuove generazioni. Fin da subito iniziamo quindi a capire come il mondo descritto dall’autore, con dovizia di particolari, sia davvero inquietante per quanto credibile.
Una volta terminata la descrizione della società, conosciamo i protagonisti della nostra storia: Lenina Crowne, una normale Betas-minus addetta alle vaccinazioni nel centro di incubazione, che cerca di seguire strenuamente le regole della comunità, e Bernard Marx, un Alfa-plus con qualche remora ad accettare l’atteggiamento e il pensiero della società che lo circonda.
Insieme, questi due personaggi faranno visita alla Riserva di Malapais, dove sono rinchiusi i Selvaggi, ovvero coloro i quali sono rimasti lontani dal condizionamento e dalla riproduzione in provetta, continuando a vivere secondo le leggi della natura. Una volta lì, gli eventi prenderanno repentinamente una piega diversa e le vite di entrambi i protagonisti cambieranno radicalmente.
Devo dire che, in quanto alla trama in sé, “Il Mondo Nuovo” riesce a catturare l’attenzione del lettore, ma la storia non è sicuramente il punto forte del libro. Molto più importanti, a mio parere, sono i messaggi trasmessi dall’autore attraverso la sua storia e l’ambientazione proposta. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e lo stile descrittivo dell’autore è davvero eccezionale. Sono bastate poche righe per sentirmi catapultata all’interno di questo mondo così lontano, eppure non così troppo. Attraverso le parole di Huxley riscopriamo l’importanza della famiglia, dell’amore, della compassione, della libertà e dell’individualità, in un turbinio di eventi ed emozioni davvero forte.
Il mio giudizio sul romanzo e sul saggio
“Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley descrive una società priva di libertà e identità individuale, in cui ogni individuo viene creato, condizionato e cresciuto per assolvere a determinati compiti ed esserne apparentemente felice per tutta la sua vita. L’invecchiamento non esiste, le malattie neanche, le uniche preoccupazioni della popolazione riguardano il soggetto con il quale intrattenersi durante la notte. Secondo il governo infatti “tutti appartengono a tutti” e passare il proprio tempo con una stessa persona viene visto quasi come un’eresia. Il credo da seguire è quello professato da Ford, ovvero creazione in serie di individui e (erroneamente) seguire le proprie pulsioni senza regole e fin dalla giovane età.
A una prima lettura del romanzo, viene da pensare a quanto lontana da noi sia la società descritta da Huxley, ma se ci soffermiamo a pensare un attimo, capiamo che non è del tutto vero. L’autore stesso, attraverso il saggio “Ritorno al Mondo Nuovo“, analizza la società più moderna (parliamo degli anni ’50 del Novecento) e sottolinea come in pochi anni, il mondo sia riuscito a prendere una piega negativa e preoccupante, avvicinandosi velocemente a ciò che aveva descritto nel suo romanzo.
La popolazione cresce a dismisura in quanto, grazie ai grandissimi progressi della medicina, molte malattie sono ora curabili e altre sono solamente un lontano ricordo. I media, con le pubblicità, trasmettono messaggi mirati e vengono utilizzati come propaganda dai politici per manipolare le masse. Se nel suo saggio, Huxley parla solamente di questo tipo di “condizionamento” moderno, ai giorni d’oggi possiamo sicuramente parlare dell’influenza dei social e di internet sulle vite di ogni individuo. Tutto ciò che viene infatti condiviso attraverso questi medium, diventa esempio da seguire e i politici, gli influencer e chiunque sia famoso sul web, ha purtroppo il potere di manipolare le menti dei più giovani.
«Per adesso qualche libertà resta ancora nel mondo. Molti giovani, è vero, sembrano non darle valore. Ma alcuni di noi credono che senza libertà le creature umane non saranno mai pienamente umane e che pertanto la libertà è un valore supremo. Può darsi che le forze opposte alla libertà siano troppo possenti e che non si potrà resistere a lungo. Ma è pur sempre nostro dovere fare il possibile per resistere.» – Ritorno al Mondo Nuovo
I ragazzi tendono sempre più a omologarsi, andando a creare una società costituita da molti cloni con lo stesso taglio di capelli, le stesse convinzioni, gli stessi interessi… tutto questo poiché nel mondo odierno il diverso è allontanato e isolato e nessuno vuole sentirsi messo da parte. Fortunatamente esistono ancora individui che vogliono continuare a pensare con la propria testa, ma se non agiamo, finiremo presto per non avere più la libertà, né di pensiero, né di azione.
Il messaggio di Huxley all’interno di “Il Mondo Nuovo” era infatti questo: “cercate di mantenere la vostra libertà e la vostra individualità, poiché sono le cose più importanti che possedete”. A preoccupare l’autore comunque, non erano solo questi fattori. Con il Soma, Huxley ci mette di fronte anche a un altro problema: le nuove droghe utilizzate per assuefare le persone, per allontanarle dalla realtà e dal dolore, portandole a una dipendenza nociva senza che nemmeno se ne rendano conto. Se queste potevano essere un problema marginale negli anni in cui Huxley ha prodotto il suo saggio, al giorno d’oggi le cose sono ancora più gravi. I giovani cercano sempre più spesso le droghe e l’alcol per cercare un apparente stato di euforia e felicità temporaneo, finendo molto spesso per danneggiare la loro mente e il loro corpo irreparabilmente.
E’ davvero incredibile pensare a quanto possa essere ancora attuale un romanzo scritto ormai novant’anni fa. I temi trattati dall’autore in “Il Mondo Nuovo” sono gli stessi problemi che troviamo tutt’ora, amplificati, all’interno della nostra società e devo dire, sinceramente, che questo fattore mi ha veramente spaventata e mi ha fatta riflettere molto. Per questa ragione mi sento di assegnare 5/5⭐a “Il Mondo Nuovo” e al saggio “Ritorno al Mondo Nuovo“, poiché con questa storia e con i suoi messaggi, Huxley è riuscito a rimanere attuale per quasi un secolo, portando sotto gli occhi di tutti problemi che tutt’oggi fanno parte della nostra società. La piega che sta prendendo il nostro mondo è pericolosamente vicina a quella descritta da Huxley e per questa ragione, penso che sarebbe importante che ogni individuo desse una lettura a questo romanzo.
Ringrazio ancora Milena e Mondadori per avermi dato l’opportunità di leggere e recensire questa nuova edizione del romanzo e del saggio annesso. Le illustrazioni di Giuseppe Palumbo danno sicuramente quel tocco in più a un’opera già completa e perfetta di per sé.
Voi avete letto questo romanzo? Cosa ne pensate?
Qui sotto trovate le restanti tappe del Review Party, non perdetevele!


