il mondo nuovo

Review Party "Il Mondo Nuovo" | L'ambientazione del romanzo distopico di Huxley

Con la giornata di oggi, ha inizio il Review Party dedicato alla nuova splendida edizione illustrata di “Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley, realizzata da Mondadori per la collana Oscar Draghi. L’evento è stato organizzato da Milena (@timelesshopefulreader) e dalla stessa casa editrice. In occasione di questa prima giornata, vi propongo la mia personale analisi del romanzo in questione; buona lettura.


Titolo: Il Mondo Nuovo (e Ritorno al Mondo Nuovo)
Autore: Aldous Huxley, illustrazioni di Giuseppe Palumbo
Data di pubblicazione dell’edizione: 25 Agosto 
Casa Editrice: Mondadori
Un capolavoro delle distopie novecentesche, un romanzo dall’inesausta forza profetica. Incubi e ossessioni che prendono corpo nei disegni di un grande illustratore.

L’ambientazione del romanzo distopico per eccellenza

Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley è ambientato nell’anno 632 dell’era di Ford, che corrisponde circa all’anno 2540 della nostra epoca. Il romanzo descrive una società distopica all’interno della quale il motto da seguire è “Comunità, Identità, Stabilità“. 
Questo “nuovo mondo” appunto, si è venuto a creare in seguito alla Guerra dei Nove Anni, che ha portato il pianeta a suddividersi in un numero limitato di grandi stati, controllati da dieci Governatori Mondiali. Questi uomini sono gli unici a conoscere la storia dell’umanità antecedente alla grande guerra e sono i custodi del sapere che noi tutti siamo abituati a studiare e conservare nella nostra memoria.
A partire dal 1908 quindi, con l’inizio della produzione del “Modello T” da parte delle industrie Ford ha inizio, appunto, l’era di Ford. Questo personaggio quasi leggendario sarà visto in seguito come un vero e proprio Dio e la sua dottrina andrà a sostituire le ormai bandite e sconosciute religioni della nostra epoca. Ironicamente, il personaggio di Ford verrà poi confuso con il filosofo Freud e, per questa ragione, nella nuova società si inviteranno perentoriamente gli individui a seguire le proprie pulsioni sessuali fin da piccoli, seguendo il motto di “ognuno appartiene a tutti gli altri”.
Dopo aver quindi accuratamente eliminato ogni traccia di storia, scienza e religione, il governo decide di seguire alla lettera la produzione in serie inaugurata da Ford e prende la difficile decisione di attuarla anche per la “produzione umana”.
Nel mondo creato a partire dal primo anno di Ford infatti, la riproduzione naturale degli uomini viene messa al bando e si iniziano a costruire e inaugurare i Centri di riproduzione, all’interno dei quali la popolazione umana viene creata letteralmente attraverso una catena di montaggio. L’unico modo per sviluppare una società stabile è, a parere del nuovo governo, dare vita a un numero programmato di persone che vengano suddivise in caste e condizionate in modo tale da essere perfettamente addestrate alla vita che spetterà loro.
Per fare un piccolo esempio, dato che l’argomento del “Condizionamento” verrà approfondito dall’organizzatrice dell’evento nella giornata di mercoledì, durante la produzione in serie degli individui, si selezionano coloro i quali saranno addetti ai lavori più umili, ovvero gli Epsilon, e, per far sì che siano felici della loro posizione lavorativa e sociale, si toglie loro un po’ di ossigeno durante le prime fasi della crescita.
Data la scelta di produrre individui in serie, le figure del padre e della madre (in particolare di quest’ultima) vengono viste come oscenità e anche solo nominare questi due termini potrebbe portare all’allontanamento dalla comunità. Il concetto di famiglia non esiste più e ognuno è libero di scegliere per sé il nome e il cognome che preferisce. Per ovviare al problema della riproduzione naturale, le donne sono istruite fin da piccole a eseguire alcuni esercizi anticoncezionali che, se eseguite con continuità, renderanno praticamente impossibile la fecondazione.
Altro aspetto sicuramente importante di questa società è la totale assenza di malattie e invecchiamento. Gli individui creati in provetta sono infatti preparati preventivamente a qualsiasi tipo di virus o infezione e, durante la propria vita, rimarranno ad uno stato di giovinezza apparente fino alla propria dipartita.
L’ambientazione creata dalla penna di Huxley può sembrare in prima battuta un mondo utopico privo, di guerra, malattia e invecchiamento ma, se analizziamo meglio la situazione, possiamo vedere come questa “utopia” sia stata raggiunta eliminando tutto ciò che è veramente importante per noi, ovvero l’amore, la famiglia, la libertà, la differenziazione culturale, l’arte, la storia, la scienza e la religione. Ne varrebbe veramente la pena?
Fatemi sapere nei commenti cosa pensate di questa particolare visione del mondo di Huxley. Pensate che potreste vivere in un mondo come quello descritto dall’autore? Sareste disposti a rinunciare all’amore e alla famiglia in cambio di un’apparente eterna felicità?
Come avrete sicuramente notato all’inizio di questo articolo, fino al 28 agosto potrete trovare recensioni e approfondimenti dedicati a questo romanzo sui rispettivi blog dei partecipanti al Review Party. Date un’occhiata e non perdetevi le altre tappe!

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