Chernobyl 012340

Chernobyl 01:23:40 | Recensione del libro di Andrew Leatherbarrow

Grazie alla casa editrice Salani, nelle ultime settimane ho avuto la possibilità di leggere il libro di Andrew Leatherbarrow intitolato “Chernobyl 01:23:40”. Il romanzo in questione è ovviamente dedicato agli eventi legati all’esplosione della centrale di Chernobyl avvenuta nel 1986 ed è frutto di ben cinque anni di ricerca dell’autore. Oggi sono quindi pronta a darvi il mio giudizio a riguardo.

Titolo: “Chernobyl 01:23:40 – La storia vera del disastro nucleare che ha sconvolto il mondo.”

Autore: Andrew Leatherbarrow
Data di pubblicazione: 26 settembre 2019
Casa editrice: Salani
All’alba del 26 aprile 1986, all’01:23:40, Aleksandr Akimov preme l’interruttore per l’arresto di emergenza del quarto reattore nucleare di Chernobyl.
 
Quel gesto costringe alla permanente evacuazione di una città e sancisce l’inizio di un disastro nucleare che ha segnato la storia del mondo e il destino dell’Unione Sovietica. Seguiranno decenni di storie contraddittorie, esagerate e inesatte.
Questo libro, il risultato di cinque anni di ricerca, è un resoconto accessibile e completo su quel che accadde realmente. Dalla disperata lotta per evitare che il nucleo di un reattore in fiamme irradiasse l’Europa, al sacrificio e all’eroismo degli uomini che raggiunsero le zone colpite da un tale livello di radiazioni che gli strumenti non riuscivano nemmeno a registrarlo, fino alla verità sui leggendari ‘liquidatori di Chernobyl’, passando dal processo portato a termine dall’URSS e dalle relative bugie. La narrazione storica si alterna al racconto del viaggio dell’autore nella città ucraina di Pripyat, ancora abbandonata, e nell’estesa Zona di esclusione di Chernobyl. Un reportage completo che comprende fotografie dell’attuale paesaggio di Pripyat e che si legge come un romanzo.

Il mio giudizio sul romanzo di Andrew Leatherbarrow

Come tutti ben saprete, il 26 aprile del 1986 un’esplosione all’interno della centrale nucleare di Chernobyl ha portato non solo alla morte di un numero incalcolabile di persone, ma anche all’abbandono di alcune città ucraine posizionate nei pressi del luogo del disastro. 
Nei primi giorni dall’evento, le informazioni rilasciate riguardanti i dettagli e le cause dell’esplosione furono confuse e controverse. Fuori dall’Unione Sovietica tutti erano all’oscuro dei terribili avvenimenti in atto e nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo di lì a qualche giorno. 
Come la maggior parte dei ragazzi di oggi, devo ammettere di non essermi informata molto su questo evento e solo grazie alla serie tv di HBO ho avuto modo di capire che cosa fosse successo realmente. Il regista della serie ha chiesto l’aiuto di Andrew Leatherbarrow per preparare la sceneggiatura di Chernobyl e, per questa ragione, ho deciso di chiedere a Salani la possibilità di approfondire maggiormente le mie conoscenze, leggendo anche il romanzo di questo autore.
Leatherbarrow è stato fin da piccolo attratto dal disastro avvenuto a Chernobyl e, in età adulta, ha deciso di effettuare delle ricerche approfondite per cercare di svelare alcune delle verità ancora nascoste riguardanti questo evento. Per molti anni infatti non è stata fatta chiarezza sulle cause e sui colpevoli dell’esplosione e solamente da pochi anni è stata diffusa quella che sembrerebbe essere finalmente la verità.
In “Chernobyl 01:23:4” conosciamo quindi alcuni dei dettagli nascosti ai media e vediamo come anche le persone del luogo fossero inizialmente all’oscuro dei rischi che stavano correndo. Durante i primi giorni che hanno seguito il disastro infatti, gli abitanti delle città vicine non sono stati informati sulla diffusione delle radiazioni e sulle conseguenze che queste avrebbero avuto sulle loro vite. Anche solo pensare a questi avvenimenti, mi ha personalmente colpita nel profondo, portandomi a “vivere” il disastro molto più intensamente di quanto avrei potuto immaginare.
Chiaramente il dolore e la sofferenza provati dalle persone che hanno vissuto in prima persona il disastro nucleare non sono neanche lontanamente immaginabili, ma Leatherbarrow è riuscito comunque a trasmettere l’orrore di quegli eventi in maniera precisa e concreta. 
 
Quello che mi ha colpito del romanzo di Andrew Leatherbarrow è stata la scelta di alternare capitoli di vera e propria cronaca degli eventi sia di quella orribile notte, che delle settimane e dei mesi a seguire, ad estratti della sua visita in loco. L’autore ha infatti deciso di visitare in prima persona Chernobyl e Pripyat, città situata nei pressi della centrale e ormai soprannominata volgarmente “il museo degli orrori”. Attraverso il suo viaggio, capiamo realmente come le persone che abitano questi luoghi stiano ancora vivendo in un mondo completamente diverso dal nostro. Gli stranieri sono visti con sospetto, poiché non è certamente una bella sensazione essere guardati come si guarda un reperto archeologico. 
Altro fattore che ha sicuramente dato un tocco in più al romanzo di Leatherbarrow è il fatto che l’autore stesso abbia ammesso di non essere esperto di certi settori e abbia quindi deciso di pubblicare il suo libro su internet nella speranza di ricevere feedback da parte di scienziati più preparati di lui sull’argomento. All’interno di “Chernobyl 01:23:40” troviamo anche numerose immagini scattate dallo stesso Leatherbarrow e che aiutano il lettore a capire in maniera migliore quale sia l’aspetto attuale di quei luoghi. 
Concludendo, posso dire di aver apprezzato particolarmente la posizione dell’autore nei confronti dell’utilizzo dell’energia nucleare. Non sono infatti poche le persone a dichiararsi contrarie all’uso di questo particolare tipo di risorsa, senza però essere completamente informate a riguardo. Andrew Leatherbarrow ci tiene infatti a sottolineare più volte come l’utilizzo di energia nucleare porti in realtà a un minor tasso di mortalità rispetto all’utilizzo del carbone. Se si osservano infatti i dati a lungo termine, il risultato è sicuramente sorprendente. 
Tenendo conto di tutti questi aspetti del romanzo, compreso un linguaggio specifico ma assolutamente scorrevole e accessibile alla maggior parte dei lettori , ho deciso di assegnare a “Chernobyl 01:23:40” ben 4.5/5 ⭐. Ringrazio ancora Salani per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro e spero che questo articolo possa essere l’inizio di una splendida collaborazione.
Voi avete letto questo libro? O avete visto la serie tv targata HBO?
Sul mio blog potete trovare tutti i dettagli sulle prossime uscite Salani, come il nuovo capitolo di Fairy Oak e L’Ickabog

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