Mondadori mi ha dato la possibilità di leggere in anteprima Il Portare degli Obelischi, secondo libro della saga de La Terra Spezzata, frutto della penna di N. K Jemisin. Oggi sono finalmente pronta a darvi il mio giudizio a riguardo.
Titolo: Il Portale degli Obelischi
Autore: N. K. Jemisin
Data di pubblicazione: 12 Maggio 2020
La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine.Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai.
E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto.
Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.
La trama de Il Portale degli Obelischi
Con le ultime pagine de La Quinta Stagione la Jemisin aveva lasciato tutti i lettori con il fiato sospeso. La nostra protagonista Essun, ovvero la nostra essenza se pensiamo al modo in cui viene narrata la storia, aveva trovato “rifugio” presso una com molto particolare e proprio lì aveva trovato il vecchio amore della sua vita, il suo mentore, un ricordo doloroso che sembrava ormai lontano: Alabaster. ‘Baster ci aveva lasciato con un interrogativo davvero criptico “Hai mai sentito parlare della Luna?“.
Con Il Portale degli Obelischi riprendiamo esattamente da dove ci eravamo lasciati, ma abbiamo alcuni nuovi punti di vista. Scopriamo infatti nuovi dettagli sulla trama già narrata nel primo libro, grazie ai capitoli incentrati su Nassun, la figlia di Essun, ma anche attraverso nuovi occhi. La Stagione causata da Alabaster incombe prepotentemente ed Essun si trova ad affrontare i problemi di una com a cui non appartiene, denominata Castrima. Nel frattempo, comunità nemiche si preparano alla battaglia e lontano da Castrima Nassun inizia a sviluppare poteri straordinari.
Se con La Quinta Stagione pensavo di non poter rimanere più sorpresa, mi sono dovuta ricredere. Anche con questo secondo libro, N. K. Jemisin è riuscita a mantenere alta la tensione, riuscendo, grazie al suo stile narrativo, a creare dei colpi di scena davvero interessanti. Quando pensi di aver messo in conto tutto, ecco che arriva un nuovo tassello a rendere la situazione più intrigante e allo stesso tempo tragica. I nostri protagonisti si trovano infatti ad affrontale pericoli di ogni sorta e il destino del mondo verrà deciso dal più forte.
Il mio giudizio sul libro
Il Portale degli Obelischi porta avanti uno stile narrativo già apprezzato ne La Quinta Stagione. Le avventure di Essun ci vengono infatti narrate in seconda persona, facendoci empatizzare e immedesimare ancor di più nelle vicende della donna ormai matura. A raccontarci la storia però, è un altro personaggio, qualcuno che ha già vissuto questa avventura e che ci ricorda ciò che abbiamo vissuto.
Grazie alla scelta dell’autrice, abbiamo modo di conoscere i pensieri di Essun e allo stesso tempo scoprire ciò che pensa questo secondo personaggio del nostro operato. A mio parere questo è sicuramente uno dei punti forti del romanzo e dell’intera saga. Se infatti nel primo libro il gioco delle parti che ci portava a vivere la storia di Essun in diversi momenti della sua vita sembrava non poter essere replicato, grazie a questo espediente narrativo la Jemisin è riuscita comunque a proporre qualcosa di interessante e originale.
Gli altri punti di vista esplorati attraverso le pagine de Il Portale degli Obelischi non sono comunque da meno. Parallelamente alle vicende di Essun a Castrima, avremo infatti modo di scoprire cosa è successo a Nassun e che cosa la ragazza stia esperendo presso la nuova com in cui si è stabilita. Nella storia creata dalla Jemisin ogni piccolo dettaglio è importante e si lega a filo doppio con il resto della storia. Tutto ciò rende la lettura sempre piacevole e scorrevole, riuscendo a mantenere alta l’attenzione del lettore in ogni capitolo.
I temi affrontati in questo secondo libro sono ancora l’accettazione del diverso all’interno di una comunità e il rapporto tra persone dall’origine differente ma dal destino comune. La solidarietà spesso cedevole durante situazioni di vita o di morte e le scelte necessarie alla sopravvivenza. Vediamo un pianeta Terra, ormai alla deriva, che odia i suoi abitanti per quello che gli hanno fatto e che per questa ragione sta rendendo la loro vita un inferno. Se infatti andiamo oltre alle colpe e alle vicende che hanno portato il Pianeta a odiare gli uomini in questa saga, possiamo percepire una critica all’operato dell’uomo nel mondo reale. Noi stiamo distruggendo il nostro pianeta in un atto egoistico che mira all’evoluzione e non pensiamo a come questo si ripercuoterà sulla nostra specie in futuro, magari tra millenni, ma che comunque sarà soltanto colpa nostra.
Si tratta di un dare e ricevere e noi adesso stiamo iniziando a ricevere ciò che meritiamo.
Concludendo, mi sento di dare ben 4.5/5⭐a questo romanzo, in attesa di poter leggere il terzo libro della saga per scoprire come terminerà questa brillante e cruda vicenda. Nuovamente la Jemisin ci ha lasciato infatti con un colpo di scena, che potrebbe cambiare completamente la nostra visione della storia. Ringrazio ancora la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questa edizione italiana de Il Portale degli Obelischi. La copertina da loro realizzata è bella come la precedente e attendiamo con ansia di poter mettere le mani sul terzo e ultimo libro della saga.
Vi ricordo che Il Portale degli Obelischi arriverà in tutte le librerie il prossimo 12 Maggio.
Voi avete letto questo libro? Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!
