the surge recensione

The Surge | Recensione del souls-like di Deck 13

Oggi andrò ad analizzare The Surge: action RPG sviluppato da Deck 13 (sviluppatori di Lords of The Fallen) dallo scheletro souls-like che si distanzia però dai suoi simili grazie ad alcune meccaniche di gameplay più articolate e particolari e ad un’ambientazione fantascientifica.
Con Lords of the Fallen questo team di sviluppo riuscì a creare un titolo dal gameplay divertente e interessante contornato però da una trama non troppo entusiasmante e dei personaggi non ben caratterizzati. Con questo nuovo titolo, Deck 13 ha preso le distanze da quel lavoro creato cavalcando l’onda del successo dell’ormai celebre saga dei Souls di From Software e ha cercato di portare una ventata di aria fresca nel genere.
The Surge è da oggi disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Andiamo adesso a vedere se il team è riuscito a donare nuova vita al genere dell’action RPG ormai così diffuso.

Se potete immaginarlo…

Il mondo è in declino. Il verde del nostro pianeta sta pian piano scomparendo e la salute dell’umanità è a rischio. Sono sempre più frequenti le nascite di bambini disabili e il tasso di mortalità sta salendo ogni giorno di più. Per questo motivo la fabbrica CREO ha deciso di studiare un modo per riportare la Terra allo splendore di un tempo, così da permettere all’umanità di tornare ad avere una vita normale all’aria aperta. Per fare ciò, grazie ad alcuni finanziamenti governativi, l’azienda ha dato inizio al progetto “Resolve” che, attraverso il lancio di alcuni missili, mira a ripristinare l’equilibrio del pianeta; questa fabbrica ha inoltre iniziato a sviluppare degli esoscheletri grazie ai quali potrà controllare lo stato di salute di tutti coloro che prenderanno parte al programma.
In The Surge vestiremo quindi i panni di Warren: uomo in sedia a rotelle che si sta dirigendo verso la fabbrica per diventarne un dipendente, così da ricevere il proprio esoscheletro e tornare a cammminare. Durante l’impianto di quest’ultimo però, qualcosa non va come da programma e Warren si troverà a subire l’intervento senza essere sedato, sentendo gli aghi penetrare nel proprio corpo. Dopo l’operazione il nostro protagonista perde i sensi e si risveglia, con il suo nuovo esoscheletro ed equipaggiato solamente di una mazza, in una discarica a pochi passi dalla fabbrica CREO. Qui verrà a conoscenza di alcuni problemi che si sono verificati nell’azienda, a causa del quale molti dei dipendenti stanno perdendo il senno. Sarà nostro compito quindi tornare alla CREO e indagare su questi misteriosi avvenimenti.
La trama sarà la piacevole e interessante cornice di un titolo il cui pezzo forte è dato sicuramente dal gameplay. Il background narrativo che il team ha creato funziona e grazie ai documenti e alle numerose note vocali che troveremo sul nostro percorso, potremo approfondire ancor di più la nostra conoscenza sul mondo di gioco.

…CREO può crearlo

Il titolo, di impronta souls-like, si distacca dai suoi predecessori grazie al suo gameplay innovativo. In The Surge la caratteristica portante è infatti il sistema di combattimento in cui avremo la possibilità di prendere di mira una parte del corpo specifica del nostro avversario scegliendo fra: testa, braccia, gambe e torace. Ognuna di queste parti potrà essere non corazzata (e quindi più facile da abbattere) oppure corazzata (riceverà quindi un numero minore di danni dai nostri colpi). Durante gli scontri avremo la possibilità di eseguire un attacco leggero, un attacco pesante, parare o schivare; inoltre potremo concatenare le due tipologie di attacco così da creare delle combinazioni diverse e dei movimenti del tutto nuovi. Se colpiremo numerose volte un arto del nemico, avremo la possibilità di reciderlo tenendo premuto il tasto “X” (“quadrato” su pad PlayStation) facendo partire una breve ma brutale animazione. In questo modo potremo ottenere il diagramma di tale parte dell’equipaggiamento nemico, così da poterlo ricreare nel nostro centro di assemblaggio.
Nella prima mezz’ora di gioco, il nostro compito sarà quello di entrare in possesso di un nucleo di energia per riportare l’elettricità alla stazione operativa, all’interno della quale troveremo il sopracitato centro di assemblaggio, la medbay e un dispositivo per le comunicazioni. Attraverso la medbay potremo: aumentare la capienza di energia nucleare della nostra exo-tuta, scegliere quali impianti inserire nel nostro esoscheletro e migliorare la tipologia di tuta da noi indossata (così da poter indossare un maggior numero di impianti contemporaneamente).
Aumentando l’energia nucleare in nostro possesso (che servirà da “livello” del nostro personaggio) potremo equipaggiare migliori armi e componenti per il nostro esoscheletro (che tra le caratteristiche avranno un dispendio percentuale di tale energia); inoltre potremo equipaggiare impianti maggiormente potenti.
L’energia nucleare servirà anche per sovraccaricare alcuni sistemi che troveremo in giro per la fabbrica, in modo tale da sbloccare porte e ascensori altrimenti inutilizzabili che, nella maggior parte dei casi, si riveleranno essere delle utilissime scorciatoie per tornare nel nostro hub centrale della zona (ovvero la stazione operativa di quell’area).
Tornando a parlare più nello specifico degli impianti, questi non sono altro che dei dispositivi grazie ai quali potremo aumentare la nostra salute, la nostra resistenza (che avrà la parte della stamina all’interno del titolo) o l’energia necessaria per recidere gli arti nemici; inoltre alcuni impianti ci daranno la possibilità di utilizzare un determinato numero di consumabili tra cui fiale per curare istantaneamente la nostra salute o rigenerarla pian piano.
Nel menu di gioco troveremo: il nostro inventario (in cui potremo visualizzare e cambiare arma e componenti del nostro esoscheletro fra testa, braccia, game e corpo), gli impianti, l’agenda (dove verranno conservati tutti i documenti e le note vocali che troveremo durante la partita) e le specifiche (cioè le caratteristiche del nostro protagonista ovvero difesa, attacco, resistenze etc.).
Ogni componente dell’esoscheletro avrà varie caratteristiche fra cui il livello di difesa, il dispendio di energia della tuta, i vari tipi di resistenza e il tipo di stabilità. Quest’ultima varierà in base alla tipologia di esoscheletro che si distingueranno in Operatore, Sentinella e Golia ovvero armatura leggera, media e pesante. Nel caso in cui facessimo indossare a Warren un set completo, questo gli fornirà un bonus come una rigenerazione più veloce della resistenza o una maggiore agilità. Oltre ad un gran numero di esoscheletri differenti, troveremo nel titolo molte tipologie differenti di arma. Potremo infatti incorrere in: armi ad una mano, armi pesanti, doppie armi, armi pesanti e bastoni. Ognuna di queste tipologie avrà il proprio moveset e le proprie caratteristiche; inoltre in alcuni casi cambieranno le animazioni dei colpi anche tra un’arma e l’altra della medesima tipologia.
Le armi oltre ad avere un attacco e un dispendio di energia nucleare, presenteranno anche un valore di scaling che, tramite il nostro livello di abilità nell’utilizzo di quella tipologia di arma (che potremo migliorare utilizzando armi di quel tipo in combattimento), aumenterà il danno che potremo infliggere al nemico.
Ogni volta che uccideremo un avversario, questo lascerà cadere (oltre ad un diagramma dell’arto reciso e a vari componenti per il crafting) un certo numero di scarti tecnologici che saranno la nostra “valuta” all’interno del titolo, ovvero ci serviranno a salire di livello e a fabbricare nuovi componenti dell’esoscheletro. Quando entreremo in possesso di un numero consistente di scarti potremo depositarli presso la medbay, oppure potremo tenerli (con il rischio di perderli morendo) in modo tale da avere un moltiplicatore sempre crescente che ci farà ottenere molti più scarti tecnologici dalle uccisioni successive. In caso di morte però, non dovremo subito disperare, potremo infatti recuperare gli scarti perduti tornando entro un limite di tempo nel luogo della nostra morte.
Passiamo ora a parlare del crafting, altra componente importante di questo titolo. Attraverso il centro di assemblaggio potremo creare nuove parti per il nostro esoscheletro tramite i diagrammi ottenuti dai nemici. Ogni pezzo di esoscheletro necessiterà di una particolare tipologia di componenti per essere costruito e richiederà inoltre un dispendio di scarti tecnologici. Dopo aver costruito nuovi componenti dell’exo-tuta, potremo inoltre potenziarli, fino ad un massimo di quattro volte, tramite l’utilizzo di materiali e scarti tecnologici. Nel caso in cui fossimo in possesso dei materiali utili ad un potenziamento di più di un livello superiore a quello attuale, potremo potenziare l’oggetto in questione direttamente fino a quel livello, senza il bisogno di passare dai potenziamenti precedenti.
Durante la nostra partita entreremo inoltre in possesso di un piccolo drone da compagnia che potremo utilizzare, con un certo consumo di energia, durante il combattimento. Esplorando attentamente le aree di gioco, potremo entrare in possesso di diverse tipologie di chip per questo drone, in modo tale da cambiare il tipo di attacco da esso effettuato.
The Surge presenta molte zone diverse, ognuna delle quali con la propria stazione operativa e, con il procedere della storia, i nemici presenti in esse cambieranno a causa delle varie situazioni che si presenteranno durante lo svolgimento della trama; dovremo quindi rimanere sempre vigili, anche nelle aree che ormai conosciamo a memoria.
Durante la partita infine, ci troveremo ad affrontare alcune Boss Fight ognuna delle quali dovrà essere approcciata in maniera completamente differente; dovremo quindi studiare bene l’avversario e i suoi punti deboli e capire in quale modo possiamo recargli il maggior numero di danni possibile; in certi casi inoltre se non colpiremo il nemico in un determinato modo, non gli faremo alcun danno.

Lato tecnico

Il titolo su Xbox One presenta una bella grafica, con qualche piccola imperfezione, ma che nel complesso è di bell’impatto; inoltre le cutscene sono state realizzate in maniera ottima.
Le animazioni che partiranno durante la recisione di un arto sono ben realizzate e brutali al punto giusto e cambieranno a seconda della tipologia di arma da noi impugnata e all’arto che andremo a tagliare.
All’interno di The Surge vedremo un gran numero di armi ed esoscheletri ognuno dei quali con il proprio design originale. Anche i nemici si differenziarenno in un buon numero di tipologie, anch’esse con una design interessante e in tema con l’ambientazione.
Parlando di ambientazioni, all’interno del titolo ne vedremo di diverse ed ispirate. Capiterà di passare da una discarica piena di scarti di esoscheletri e robot al forum esecutivo della fabbrica dove troveremo un’apparente calma piatta e uno stile negli ambienti e nella mobilia completamente diverso.
Il titolo gode inoltre di un ottimo level design: ogni area di gioco presenterà infatti un gran numero di scorciatoie e vie alternative grazie alle quali sarà possibile tornare alla stazione operativa per curarsi e migliorare il proprio equipaggiamento.
Gli NPC che troveremo durante la nostra partita sono caratterizzati bene e, alcuni di essi, subiranno uno sviluppo con il proseguire della storia se completeremo le quest da loro assegnateci.
Il comparto audio è molto buono e anche se non presenterà una grande varietà di brani, quelli presenti saranno sempre azzeccati e d’impatto. Anche i suoni ambientali sono stati realizzati bene e il doppiaggio (disponibile solo in lingua originale) è più che dignitoso.
Il titolo durerà dalle sedici alle venti ore e, una volta terminato, sarà possibile iniziare un “New Game Plus” in cui rimarremo in possesso del nostro equipaggiamento e del nostro livello. In questa nuova partita saranno presenti alcuni nuovi nemici molto potenti; inoltre potremo potenziare il nostro equipaggiamento di quattro ulteriori livelli.

Conclusioni

In conclusione, con questo titolo Deck 13 è riuscita a mio parere sicuramente a salire di livello rispetto a Lords of the Fallen, presentando un titolo dall’ambientazione completamente nuova e dalla storia interessante; inoltre grazie al suo gameplay innovativo e alla sua grande rigiocabilità, The Surge riuscirà a portar via un gran numero di ore agli appassionati del genere che vorranno provare un titolo dall’ambientazione completamente differente rispetto agli altri “souls-like” dai quali questo ultimo lavoro di Deck 13 si distanzia notevolmente.
Vedere come questo team di sviluppo stia pian piano alzando l’asticella non può fare altro che piacere e spero sicuramente che questo titolo possa essere l’inizio di un nuovo brand di successo per l’azienda.

Lascia un commento